UMBRIA – Come da tradizione anche quest’anno l’amministrazione comunale di Lugnano in Teverina partecipa all’importante rassegna musicale dedicata alla promozione e alla valorizzazione degli organi antichi, organizzata dall’associazione Ameria Umbria – Accademia Organistica Umbra, con il patrocinio e contributo dei Comuni di Amelia, Giove e Lugnano in Teverina, e con il contributo della Fondazione Carit. L’appuntamento è fissato per Venerdi 28 Agosto 2020, alle 21:15, nella splendida cornice della Chiesa Collegiata.
Protagonista del Concerto è uno dei più importanti organisti del panorama nazionale, il Maestro Paolo Bottini, che suonerà l’antico Organo Werlè costruito nel 1756 dal organaro austriaco Johanes Conradus Werlè ma ridato alla comunità grazie all’interessamento dell’associazione Ameria Umbra e al maestro Wijnand van de Pol, al quale l’amministrazione comunale lugnanese dedica il concerto.
L’ORGANISTA PAOLO BOTTINI
Paolo Bottini è nato nel 1972 a Cremona, città di compositori quali Claudio Monteverdi, Tarquinio Merula, Amilcare Ponchielli, Federico Caudana, Vincenzo Petrali. Diplomato in organo, clavicembalo e pianoforte. Premiato nei concorsi organistici internazionali di Borca di Cadore (1997) e di Sant’Elpidio a Mare (1998). Segretario della Associazione Italiana Organisti di Chiesa (1998-2011). Organista supplente al “Mascioni” opus 1066 della Cattedrale di Cremona (1991-2013). Nel 2012-13 organista supplente alla chiesa della Trinité a Parigi, città ove ha pure ottenuto la carte professionnelle di organista liturgico. Co-fondatore e coordinatore del “Comitato Organistico Cremonese” www.organicremonesi.it. Biografo di Federico Caudana (1878-1963). Dal 2007 al 2019 organista e compositore dell’ensemble musico-teatrale “PerIncantamento”.
Dal 1986 Paolo Bottini è responsabile della tutela e della valorizzazione dello storico organo “F.lli Lingiardi” opus 145 (1865) della chiesa parrocchiale arcipretale dello Spirito Santo in Croce Santo Spirito di Castelvetro Piacentino presso Cremona, con il quale ha inciso in prima mondiale la Messa Solenne in fa maggiore per organo solo di Vincenzo Petrali (1830-1889).
Tra i diversi c.d. pubblicati, spiccano le monografie organistiche con trascrizioni originali a cura di Paolo Bottini di musiche di Giuseppe VERDI www.giuseppeverdi.info, Ferruccio BUSONI www.ferrucciobusoni.org e di Claude DEBUSSY www.debussyorgue.info; nel 2017 sono uscite per «Brilliant Classics» le due integrali delle musiche per organo dei compositori veneti sette- ottocenteschi Giovanni Battista PESCETTI www.pescettiorganmusic.com e Gaetano VALERI www.gaetanovalerj.it (quest’ultimo premiato con giudizio “cinque stelle” dalla rivista «Amadeus»). Di recente uscita l’opera omnia organistica di Amilcare PONCHIELLI www.amilcareponchielli.it registrata all’organo “Inzoli” (1873) del suo paese natale in provincia di Cremona.
L’ORGANO WERLÈ DELLA COLLEGIATA
L’organo Werlè fu costruito nel 1756 dall’organaro nato a Vils (Austria) Johannes Conradus Werler che, trasferitosi a Roma, era detto, e spesso si firmava lui stesso, Verlè.
In una targa ad inchiostro incollata sull’anta destra della segreta troviamo scritto: Johannes Conradus Wer/Le Germanus Fecit Romae/ A.D. 1756.
Dopo un grande stato di abbandono, è stato restaurato nel 2003/2005 da Marco Laurenti grazie al contributo della Fondazione CARIT .
Lo strumento si trova a sinistra dell’altare maggiore,davanti alla sagrestia e presenta il prospetto in un’unica campata di canne tutte ornate da uno scudo rovesciato sopra il labbro superiore che rappresenta un tipico “marchio di fabbrica” di questo costruttore.
Da notare anche l’altro tratto caratteristico di Werle consistente nella presenza di un registro di Flauto di otto piedi con canne di castagno.
La tastiera è di 45 tasti (Do1 – Do5) in bosso ed ebano e la pedaliera è di 9 tasti che fuoriescono dal basamento della cassa. Sono presenti 8 registri (Principale 8′ – Flauto 8′ – Ottava – 5a decima – 10a nona – Vigesima 2a – Vigesima 7° [sic!] – Vigesima 9a in registri)+il tiratutti.
In una targa ad inchiostro incollata sull’anta destra della segreta troviamo scritto: Johannes Conradus Wer/Le Germanus Fecit Romae/ A.D. 1756.
L’organaro tedesco è uno dei nomi di spicco del panorama romano della seconda metà del Settecento: suoi strumenti figurano in importanti chiese della capitale quali, ad esempio, la chiesa degli Agostiniani di Gesù e Maria al Corso, S.Maria Maddalena in Campo Marzio, S.Eustachio e la presenza di uno dei suoi strumenti nel novero degli organi dell’amerino è di grandissima rilevanza.
IL CONCERTO SEGUIRÀ IL PROTOCOLLO ANTICOVID
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
PRENOTAZIONI 349.6602285