Un anno fa pubblicai un’attività di ricerca dal titolo Dalla Via Francigena verso Civitavecchia: Longobardi, Cavalieri templari e Culto Micaelico sui Monti della Tolfa dove ho argomentato alcune mie ricerche storico-culturali relative alla storia di antichi tracciati viari presenti anche sul territorio dell’alto Lazio. Essi, un tempo, furono percorsi dai Longobardi: la famosa Strada di Montebardone, toponimo presente anche nell’area dei Monti della Tolfa, così come altri toponimi che indicavano la presenza di quelle genti presenti in area germanica. Così come la successiva presenza, in epoca medievale, dei Templari; basti pensare al Campanile di Sant’Egidio o San Giulio sopra le Terme Taurine di Civitavecchia, che testimoniava la presenza di quell’Ordine religioso e militare che dava rifugio ai pellegrini che, sbarcati nel porto di Civitavecchia, si dirigevano a Roma in visita della Tomba di San Pietro. Ricerche, quelle suddette, che considero possibile base di dialogo per lo sviluppo economico-turistico del territorio. Durante i miei studi ho letto molti articoli giornalistici riportanti le dichiarazioni di Amministratori di Comuni entusiasti di far parte della Rete Europea delle Vie Francigene.
Nel mese di agosto 2018 ho voluto percorrere nuovamente, per la seconda volta, un tracciato di oltre 120 chilometri. In compagnia di Manola Solfanelli siamo partite da Acquapendente per arrivare fino a Roma presso la Tomba dell’Apostolo Pietro. Munite di propria Credenziale del Pellegrino, documento che attesta la partenza e la destinazione, abbiamo iniziato il percorso e attraversato alcuni Comuni: San Lorenzo Nuovo, Bolsena, Montefiascone, Viterbo, Vetralla, Capranica, Sutri, Campagnano di Roma e Roma.
Durante questo percorso ci siamo interfacciate con altri pellegrini, provenienti dal nord Italia e da altri paesi europei, che hanno manifestato determinazione ed entusiasmo nell’affrontare questo cammino. Siamo entrate in negozi, bar, ristoranti ed alberghi accreditati nella predetta Rete per ricevere il Timbro del Pellegrino. Esso attesta il passaggio in quella specifica città e deve essere apposto all’interno della Credenziale.
Ho effettuato interviste ad alcuni esercenti che hanno dichiarato l’incremento delle loro attività dovuto all’aumento del numero dei pellegrini. Da febbraio a novembre transitano sia italiani che stranieri e, questi ultimi, percorrono la Francigena anche fino a dicembre. Spesso sono gruppi di giovani e adulti, a volte anche coppie sia di amici che famiglie. Maggiore flusso di pellegrini è stato registrato in occasione di incontri a Piazza San Pietro indetti da Papa Francesco.
Dichiarazioni che confermano il trend di crescita economica del territorio, confermato dai dati, dovuto al transito di pellegrini, podisti e biker, che scelgono un differente modo di affrontare il viaggio e un turismo, non solo di tipo religioso, ma anche naturalistico, storico, archeologico, culturale ed enogastronomico.