AGLIÈ (TO) – Ritorna al Castello di Agliè, tra i luoghi della cultura gestiti dalla Direzione regionale Musei Piemonte del Ministero della Cultura, il ciclo di conferenze Un’ora di storia, iniziativa che, da oltre dieci anni, propone approfondimenti su temi di arte, storia e architettura legati alla residenza alladiese. Nel corso di questa edizione, a cura della direttrice del Castello Alessandra Gallo Orsi e della vicedirettrice e curatrice delle collezioni Luisa Berretti, dal 5 al 26 maggio, ogni giovedì alle ore 18.00, nel Salone di San Massimo, studiosi ed esperti trattano aspetti e personaggi di rilievo per le vicende di questo straordinario complesso, delineando un excursus che dall’Ottocento procede poi ad analizzare casi particolari di restauri architettonici e storico-artistici eseguiti dagli anni della seconda guerra mondiale sino a tempi recenti, quando la residenza, dopo essere diventata proprietà dello Stato, fu affidata alla Soprintendenza piemontese.
Ad aprire il ciclo di conferenze è un focus sugli anni dei duchi di Genova, dalla metà dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento, su cui pone l’attenzione Giuse Scalva, già direttrice del Castello di Agliè: la presenza del duca Tomaso con la moglie Isabella di Baviera e i loro sei figli implicò infatti nuove necessità abitative, con il miglioramento dell’igiene, la realizzazione di nuove sale da bagno e l’introduzione della corrente elettrica ottenuta da forza motrice idraulica, resa poi disponibile per l’illuminazione del Borgo, mentre una parte dell’edificio, che era stata dotata di impianto di riscaldamento a termosifoni, fu destinata a Ospedaletto per i reduci della grande guerra. Sulla complessa trasformazione da residenza privata a museo intervengono invece Daniela Biancolini, già direttrice della residenza e ideatrice della rassegna Un’ora di storia, insieme a Patrizia e Simonetta Chierici, figlie di Umberto Chierici, il Soprintendente che promosse e coordinò le operazioni per permettere l’apertura al pubblico. Daniela Biancolini, Giuse Scalva ed Enrico Barbero, collaboratore per alcuni anni della Soprintendenza, ripercorrono vent’anni di restauri e iniziative che hanno contribuito in maniera significativa alla valorizzazione del complesso museale, mentre Massimiliano Caldera, storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino, e Clelia Arnaldi, attualmente collaboratrice della stessa Soprintendenza, illustrano lo stato dell’arte sulle ricerche in corso tramite le fonti d’archivio, indagando anche le connessioni che intercorrono tra il Castello di Agliè e Palazzo Chiablese, la dimora principale dei duchi di Genova.
Al termine di ogni incontro seguono una visita guidata sui temi trattati e un dibattito. Ingresso gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti: info e prenotazioni 0124 330102, drm-pie.aglie.prenotazioni@beniculturali.it. La partecipazione alle conferenze prevede il riconoscimento dei crediti formativi previsti per gli obblighi professionali dell’Ordine degli Architetti.