VITERBO – È stato avviato il programma di monitoraggio della beccaccia nella Regione Lazio con cane da ferma. Il progetto è finalizzato alla raccolta di dati di presenza ed abbondanza della beccaccia, rilevabili mediante l’adozione del Protocollo standard ed attraverso un approccio scientifico. Il progetto ha ricevuto il parere favorevole e la collaborazione scientifica dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ed è stato autorizzato dalla Direzione Agricoltura della Regione Lazio. Il progetto è frutto del lavoro del gruppo di Gestione e monitoraggio della fauna del DAFNE, Università della Tuscia ed è coordinato dal professor Andrea Amici. Obiettivo generale del progetto è quello di costituire e coordinare, con la partecipazione attiva delle Aree Protette e degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), una rete di monitoraggio della beccaccia sul territorio regionale al fine di fornire elementi scientifici a supporto delle future scelte gestionali e della futura pianificazione. Il progetto è supportato dagli ambiti territoriali di caccia ed ha ottenuto l’adesione di numerose aree protette che hanno mostrato estrema disponibilità e sensibilità per l’attività di ricerca. Nell’ambito del progetto sono state individuate 234 Unità di Campionamento (UC), stratificate tra le diverse tipologie ambientali utili alla rimessa diurna della specie ed equamente distribuite tra istituti interdetti alla caccia (ZRC, Oasi di protezione, Riserve/Parchi Regionali o Statali) e territorio a caccia programmata. Il progetto include altresì le aree di Rete Natura 2000 per le quali ha espresso parere positivo la Direzione Regionale Politiche Ambientali.
Il progetto prevede 3 sessioni di conteggio nel periodo 20 dicembre 2018 – 31 gennaio 2019, l’adozione sperimentale del metodo “distance sampling” per la stima di densità e consistenza, il rilevamento settimanale degli indici di abbondanza nel periodo 1 febbraio – 15 marzo 2019. Gli esperti cinofili che intendessero aderire al progetto possono rivolgersi a tutti gli ATC del Lazio oppure scrivere a scolopaxlazio@unitus.it.