TORINO – Un piccolo santuario in legno, risalente al tempo del faraone Ramesse II (ca. 1279-1213 a.C.), dedicato alla dea Anuket e ad altre divinità venerate nell’importante centro religioso di Elefantina, presso Assuan, nell’Egitto meridionale, è il reperto sotto la lente della nuova mostra del ciclo “Nel Laboratorio dello Studioso”, a cura di Paolo Del Vesco. Visibile fino al 20 marzo 2022, l’esposizione ospita anche altri reperti che testimoniano la vita religiosa della comunità di Deir el-Medina. Spiccano fra queste una stele dedicata al sovrano divinizzato Amenhotep I e a sua madre, la regina Ahmose Nefertari, considerati numi tutelari del villaggio, una stele dedicata ad una manifestazione della dea Hathor, ed una realizzata in onore della dea serpente Meretseger, “colei che ama il silenzio”.
Altri oggetti in mostra ci parlano poi di culti legati a una sfera più domestica e familiare: piccole stele e busti che testimoniano, ad esempio, la devozione verso gli antenati, o figurine femminili in terracotta impiegate in rituali connessi con la fertilità e la protezione della maternità ma anche per alleviare punture di scorpioni o morsi di serpenti. Paolo Del Vesco vi accompagnerà in due visite speciali il 25 gennaio e il 1° marzo 2022 alle 16,30.