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    TIPO Festival 2025: dal 4 all’8 aprile il turismo industriale made in Prato tra spettacoli, laboratori per famiglie e A.I.

    5:49 am
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    PRATO (PO) – Prato è una città che continua a crescere e tutta da scoprire ed è il contesto ideale per il TIPO Festival. La terza edizione della kermesse dedicata a tutte le sfaccettature del turismo industriale, di cui Prato è una delle massime espressioni a livello nazionale e oltre, è in programma dal 4 all’8 aprile 2025 e comincia alle 15.30 di venerdì 4 nella sala Bianca del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, dove sarà presentato il progetto EPIC. Questo progetto (Experience Prato Industrial Culture), approvato all’interno del bando European Urban Initiative e del valore di cinque milioni di euro, vede protagonista il Comune di Prato, capofila insieme ad altri nove partner pubblici e privati, e ha come obiettivo l’arricchimento e lo sviluppo di TIPO, il progetto che dal 2021 racconta il turismo industriale della città e del territorio.

    Alle 18.30, all’Archivio Giovanni e Giuseppe Masi, avrà luogo il talk di Rachele Didero (CEO e designer di Cap_able) dal titolo Tessile e Intelligenza Artificiale: Un Futuro Innovativo per il Design e la Privacy. Didero ha sviluppato e brevettato un tessuto per proteggere il riconoscimento facciale. Cap_able affronta il tema della privacy con la Manifesto Collection. L’obiettivo è duplice: proteggere i dati biometrici del volto e creare consapevolezza sull’uso improprio della tecnologia di riconoscimento facciale. A seguire, visita all’archivio indumenti vintage e brindisi in fabbrica.

    Sabato 5 aprile, alle 10, al Museo del Tessuto, ci sarà un convegno particolarmente significativo per chi lavora o si interessa di turismo industriale (e non solo): Viaggiare nel futuro: AI e turismo industriale affronta l’applicazione delle nuove tecnologie – fra cui l’intelligenza artificiale – nell’àmbito del turismo, sia industriale che “tradizionale”. Dopo l’introduzione a cura di padre Guidalberto Bormolini, religioso, scrittore, antropologo de I Ricostruttori nella Preghiera al Borgo, interverranno Roberta Milano, ideatrice e curatrice di BTO, esperta di marketing digitale applicato al turismo, membro del Laboratorio per il turismo digitale del Mibact; Edoardo Colombo, insegnante alla Iulm di Digital for sustainability nel corso magistrale di Hospitality and Tourism management, presidente di Turismi.Ai, associazione no profit che si pone l’obiettivo di esplorare e promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore turistico; Andrea Di Benedetto, imprenditore e presidente del Polo Tecnologico di Navacchio, esperto di AI e nuove tecnologie per la manifattura. Ingresso libero.

    Alle ore 15 tornano i tour di TIPO: Dalla fibra riciclata al cappotto made in Prato. È un itinerario industriale che parte dalla passatura stracci di Massimo Gori attraverso la filiera della lana meccanica, dallo straccio al capo finito: visiteremo anche la stracciatura CAR.PI., la filatura cardata PratoFil, fino alla confezione e vendita del capo finito al temporary shop dell’associazione Cardato Riciclato Pratese. Si vedrà come nasce un cappotto rigenerato, tracciabile e riciclabile al 100% tutto fatto artigianalmente a Prato. In collaborazione con l’associazione Cardato Riciclato Pratese.

    Il secondo tour all’interno del festival è in programma domenica 6 aprile ed è dedicato alla Prato del cinema: Dalla Campolmi di Madonna che silenzio c’è stasera, con speciale uso dei visori virtuali che ci trasporteranno nella tintoria attiva degli anni Sessanta, alla Lucchesi di Cenci in Cina, ai macelli pubblici, le piazze e le vie del centro storico immortalate nei tanti film di Nuti, Pieraccioni, Veronesi, fino al collettivo John Snellimberg. Conclusione a Manifatture Digitali Cinema: visita ai laboratori di sartoria, archivio costumi, con visione finale del docufilm Prato e il cinema.

    Spazio anche alla mostra fotografica del fotoclub Il Bacchino, Gite industriali, con gli scatti delle visite di TIPO alla biblioteca Lazzerini visitabile dal 5 aprile al 30 maggio e la cui inaugurazione è in programma il 5 aprile alle 18.30.

    Oltre a una visita guidata dedicata allo street food cinese nel Macrolotto Zero a cura di Orientiamoci in Cina fissata alle 18.45 di domenica 6 aprile, TIPO Festival 2025 ha in programma anche alcuni laboratori per bambini e famiglie: al Museo del Tessuto sabato 5 aprile Upcycling di una maglietta è un workshop creativo ispirato all’activity book Storia di una maglietta co-realizzato da WRÅD e FAO; domenica 6 aprile, al Centro Pecci, Dimensioni Parallele è un laboratorio per sperimentare forme di comunicazione creativa tra essere umano e intelligenza artificiale (con l’artista Margherita Manzelli).

    TIPO Festival 2025 è anche spettacolo. Domenica 6 aprile Rocco Tanica si esibirà in Com’è umano l’AI all’ex Anonima Calamai: uno show-case innovativo che proietta il pubblico tra i diversi utilizzi creativi dell’intelligenza artificiale. Martedì 8 aprile, infine, sempre all’ex Anonima Calamai, Stefano Massini e Paolo Jannacci (con Daniele Moretto) proporranno L’uomo nel lampo, spettacolo teatrale con canzoni e racconti sul tema dei diritti sul lavoro.

    Il programma dettagliato del festival è sempre disponibile sul sito www.tipo.prato.it.

    I biglietti per gli itinerari e i concerti su Ticketone: https://www.ticketone.it/artist/tipo-tursimo-industriale-prato/

     TIPO – Turismo Industriale Prato e TIPO festival

    Prato, comunità di grandi lavoratori, cuore di un distretto industriale che conta 2.500 imprese tessili e 18.660 lavoratrici e lavoratori (il 16% degli addetti del comparto italiano), è una terra aperta da sempre a migrazioni, contaminazioni e sperimentazioni. Prato ha saputo e sa ancora valorizzare le cose esauste, rigenerarle, farne di nuove e di pregio da riutilizzare. Per dare alla società le risposte di cui ha bisogno (lavoro, alloggi, spazi culturali e sociali), valorizzando il territorio e la sua storia e riducendo al massimo sprechi e impatto.

    Il progetto di TIPO – Turismo Industriale Prato e il suo festival sono l’occasione per vedere da vicino alcune tipicità del distretto tessile toscano: dal riuso degli stracci tessili di cui Prato è maestra da secoli, all’economia circolare e sostenibile, dalla rigenerazione urbana delle ex fabbriche alla valorizzazione e riqualificazione di quartieri multiculturali e densamente urbanizzati, nei quali l’amministrazione comunale, ma anche i privati, stanno investendo da alcuni anni.

    Le fabbriche raccontano storie, in un “dentro e fuori” tra le archeologie industriali e gli stabilimenti in attività. Il progetto TIPO è un viaggio alla scoperta del patrimonio della città del distretto tessile, tra il Museo del Tessuto, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, il Mumat – Museo delle macchine tessili e molto altro. Un percorso tra passato, presente e futuro attraverso la “Toscana che non ti aspetti”, dinamica, contemporanea, sempre più green.