GENOVA – Giovedì 12 aprile, alle ore 17.00, presso il salone della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, terzo appuntamento dedicato all’approfondimento dei temi suggeriti dallo studio della straordinaria placca in argento con la raffigurazione della città di Genova vista dal mare, recentemente acquisita e destinata al museo dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oggetto della mostra “Genova d’argento”.
Sarà Roberto Santamaria, funzionario archivista dell’Archivio di Stato di Genova e storico dell’arte, ad accompagnare il pubblico in un itinerario tracciato dalle fonti d’archivio e dalla letteratura di viaggio tra Cinquecento e Seicento attraverso un’ampia lettura di passi riguardanti una serie di eventi collegabili alla commissione della placca in argento.
Prendendo spunto dal manufatto probabilmente realizzato in occasione del matrimonio celebrato il 4 febbraio 1627 a Milano tra Giovanni Andrea II Doria e Maria Polissena Landi di Bardi, e festeggiato a Genova secondo le modalità tipiche del “barcheggio” rappresentato nella parte inferiore della placca, sarà infatti possibile scoprire attraverso le testimonianze che verranno rese note, come il barcheggio fosse un’usanza molto radicata in tutti i genovesi del tempo e soprattutto rappresentasse un omaggio per i visitatori di spicco, tra cui i re e gli imperatori, i papi e i cardinali, presenti in città. Nel giugno 1681, in occasione delle nozze di Carlo Spinola e Paola Brignole, Alessandro Stradella compose e mise in scena in mare una serenata intitolata Il Barcheggio.
L’incrocio di diversi documenti operato da Roberto Santamaria suggerisce un possibile riferimento tra il dipinto concesso in prestito alla mostra dall’Istituto delle Suore Brignoline, Barcheggio marino di famiglie patrizie a ponente di Genova di Cornelis de Wael e un barcheggio organizzato per la festività di San Giacomo nell’anno 1607 che, come dettagliatamente descritto nel primo dei Libri Cerimoniali della Repubblica di Genova, vide protagonisti il doge Assereto e anche il Duca di Mantova Vincenzo Gonzaga.
Dalle precise cronache del tempo emerge un tracciato della storia di Genova e del suo porto nel Cinquecento e nel Seicento che dimostra come, di volta in volta, il barcheggio costituisse un dono offerto agli ospiti della Repubblica. Tra i più importanti le fonti ricordano i festeggiamenti del 28 marzo 1533 per il passaggio a Genova di Carlo V, quelli riguardanti il soggiorno dell’imperatore Filippo II e, attraverso la rilettura del diario del Monsignor Giovanni Battista Agucchi, quello del Cardinale Pietro Aldobrandini.