CAPALBIO (GR) – Sabato 7 e domenica 8 dicembre 2019 si è svolta con successo, presso la prestigiosa Sala Rosa della duecentesca Rocca Aldobrandesca, la mostra fotografica curata e allestita dalla fotoreporter Manola Solfanelli con il patrocinio del Comune di Capalbio e il supporto del quotidiano web Le Muse News.
Sabato 7, alle ore 10, si è tenuta l’inaugurazione con la gradita presenza dell’Assessora alla Cultura Patrizia Puccini che ha portato i saluti del Sindaco Settimio Bianciardi, di tutta l’Amministrazione comunale ed ha espresso parole positive per l’attività culturale. A seguire, l’introduzione di Sara Fresi che ha argomentato aspetti relativi ai 20 scatti fotografici riguardanti scorci del borgo medioevale di Capalbio e interni della Rocca Aldobrandesca. La fotoreporter ha voluto rappresentare ciò che le ha suscitato particolari emozioni trasmettendo così le sensazioni provate, con uno sguardo attento ai particolari.
Manola Solfanelli e Sara Fresi, direttrice responsabile del quotidiano web Le Muse News, ringraziano il Comune di Capalbio per aver concesso il patrocinio e l’uso gratuito della Sala Rosa. Si ringrazia inoltre il personale dell’ufficio turistico per l’ospitalità e il supporto durante il periodo di svolgimento della mostra fotografica.
Videointervista dell’inaugurazione della mostra fotografica: clicca qui.
Rocca Aldobrandesca
La Rocca Aldobrandesca venne restaurata dal Senatore Giovanni Battista Collacchioni da San Sepolcro (1814-1895), ricordato per essere stato un esponente dell’alta borghesia risorgimentale, convinto sostenitore dell’annessione della Toscana al Regno d’Italia.
Al piano terra della struttura è sito l’ufficio turistico; una scala porta i visitatori al primo piano dove sono presenti meravigliose sale restaurate, tra queste la Sala Puccini con un camino, mobili antichi e un fortepiano costruito da Conrad Graf (1823) suonato dal Maestro Giacomo Puccini che, insieme allo scrittore Gabriele D’Annunzio, erano ospiti di Palazzo Collacchioni. Sulla parte più alta della torre si gode una vista incantevole sulle verdi colline della Maremma meridionale.
Redatto da Sara Fresi, storica e giornalista.