ROMA – “Il Cinema in Piazza” ci sarà e riaprirà per primo le porte d’Italia agli ospiti internazionali, accogliendo inoltre a Roma a partire dal 3 luglio fino al 30 agosto 2020 decine di autori, registi, attori e maestranze della settima arte italiana. Appuntamenti con il cinema che torneranno a far sognare il pubblico a San Cosimato, Casale della Cervelletta e Porto Turistico di Roma, dove stanno sorgendo in questi giorni i grandi schermi del Piccolo America. Si parte venerdì 3 luglio alle ore 21.15 a Trastevere, con la presentazione del film “La Bella Vita”, opera prima di Paolo Virzì, per l’occasione digitalizzato dalla Cineteca Nazionale e introdotto alla presenza di Paolo Virzì, Sabrina Ferilli, Claudio Bigagli e Massimo Ghini.
L’edizione 2020 de “Il Cinema in Piazza” sarà in parte diversa dalle altre: la sicurezza di pubblico, ospiti e personale è una priorità assoluta per il Piccolo America, pertanto nell’organizzare la manifestazione l’associazione ha seguito attentamente i protocolli stabiliti adempiendo a tutte le misure anti-Covid 19. L’ingresso sarà dunque consentito solo su prenotazione obbligatoria, tramite registrazione su www.prenotaunposto.it/ilcinemainpiazza, su cui sarà possibile prenotare la propria “piazzola” dove sarà possibile partecipare alle serate con cuscini, teli e sedute portati da casa. Per approfondire il tema delle prenotazioni e delle misure anti-coronavirus, è disponibile un apposito articolo di domande e risposte.
«Il Cinema in Piazza ci sarà – dichiara Valerio Carocci, presidente del Piccolo America – con i suoi schermi e proiettori, con ospiti provenienti da Los Angeles, Varsavia, Amburgo, Berlino, Parigi e da tutta Italia. Roma ad agosto non sarà mai stata così bella.
Tuttavia, quelle appena trascorse sono state settimane veramente complesse, purtroppo per noi non solo a causa dell’emergenza coronavirus. Le difficoltà nell’ottenere i film hanno assunto caratteristiche tali da rendere impossibile al Piccolo America, per la prima volta in sei anni, la pubblicazione del programma completo. “Il Cinema in Piazza” porterà in piazza ospiti che tuttavia non potranno vedere proiettati i propri film. Nello specifico, quattro di queste “non-proiezioni” saranno alla presenza di autori, attori e registi provenienti dal resto del mondo. Pertanto, qualora le proiezioni continueranno a non essere autorizzate dai distributori, gli incontri con gli ospiti si svolgeranno ugualmente. Ogni volta che mancherà il film, proietteremo La Corazzata Potëmkin di Sergej Ejzenstejn, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.
Nonostante alcune case di distribuzione abbiano autorizzato alcune opere, apertura avvenuta principalmente a seguita della denuncia pubblica del Piccolo America e delle diverse realtà di tutta Italia, non è stato ancora possibile reperire titoli a sufficienza per presentare il nostro programma completo con rassegne in linea, per qualità e tipologia, con il lavoro portato avanti in passato. Il programma, in attesa della risoluzione di questa vicenda, sarà pubblicato settimanalmente. Noi andiamo avanti, invitando tutta la città a partecipare con l’amore e la passione di cui oggi più che mai hanno bisogno i nostri territori».
Ottomiladuecento metri quadri di superficie dedicata ad attività culturali. Centoquattro serate a ingresso gratuito in sessanta giorni, di cui ventisei alla presenza di ospiti, tra cui anche sei incontri con ospiti internazionali. Tremila posti a sedere nelle tre piazze coinvolte, in cui saranno impiegati quaranta ragazzi, quaranta collaboratori tra service e consulenti e venti ragazzi volontari. Sono questi i numeri della sesta edizione de “Il Cinema in Piazza”, che nell’arco della stagione vedrà l’arrivo da Varsavia, Los Angeles, Parigi, Amburgo e Berlino di ospiti come il Premio Oscar Pawel Pawlikowski che presenterà “Cold War”, Tony Kaye regista di “American History X”, l’attrice Audrey Tautou con il regista e attore Mathieu Kassovitz per “Il Favoloso Mondo di Amélie” e “L’ordre et la morale” titolo mai distribuito nelle sale italiane, a cui seguono i registi tedeschi Jan-Ole Gerster per “Oh Boy” e Dennis Gansel con “L’onda”. Insieme a personalità italiane come Francesca Archibugi, Gianluca Arcopinto, Lello Arena, Claudio Bigagli, Francesco Bruni, Andrea Carpenzano, Daniele Cini, Stefano Cipani, Paola Cortellesi, Leonardo D’agostini, Diodato, Sabrina Ferilli, Agostino Ferrente, Fabrizio Fichera, Massimo Ghini, Matilde Gioli, Chiara Martegiani, Angela Massafra, Valerio Mastandrea, Giacomo Mazzariol, Valerio Mieli, Riccardo Milani, Giuliano Montaldo, Susanna Nicchiarelli, Riccardo Noury, Roy Paci, Rocco Papaleo, Francesco Piccolo, Isabella Ragonese, Paola Randi, Desideria Rayner, Michele Riondino, Marco Risi, Andrea Sartoretti, Giorgio Testi, Luca Vendruscolo, Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Carlo Virzì, Paolo Virzì, Francesco Zippel, Matteo Zuppi Vescovo di Bologna.
«Crediamo che lo spettatore per primo debba essere considerato parte attiva della filiera cinematografica e non semplice fruitore. Il Cinema cresce con lo spirito e la partecipazione attiva del pubblico e non morirà mai se continueremo a creare occasioni d’incontro e scambio tra chi il cinema lo fa e chi lo vuole vivere». – dichiara Federico Croce, direttore generale dell’associazione Piccolo America, a cui seguono le parole di Giulia Flor Buraschi, promotrice della collaborazione con le scuole che afferma, in riferimento al Premio Piccolo America realizzato con i Centri Sperimentali di Milano, Roma e Palermo e Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e sostenuto da MIUR e MIBACT: «Dalle nostre prime iniziative è passato molto tempo, durante il quale è maturata dentro di noi l’esigenza di scoprire, incontrare e sostenere già nella fase di formazione gli autori. Questi, in occasione delle proiezioni introdotte dagli ospiti, presenteranno 12 cortometraggi prodotti nell’ambito delle attività didattiche, e potranno incontrare il pubblico, che a sua volta potrà conoscere coloro che potenzialmente daranno vita alla prossima produzione cinematografica. Una giuria composta dalla giornalista de L’Obs Marcelle Padovani, dal regista e sceneggiatore Francesco Bruni, dal direttore della fotografia Luca Bigazzi, dal regista Fulvio Risuleo e dall’interprete Gelsomina Pascucci, determinerà la miglior opera, il cui regista vincerà un premio economico pari a 5.000 euro da investire in una nuova produzione cinematografica.”
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