CIVITAVECCHIA – Dall’Associazione Società Storica Civitavecchiese riceviamo e pubblichiamo:
“Al termine della presentazione del 25° bollettino edito dalla Società Storica Civitavecchiese e dedicato al “genio universale di Guglielmo Marconi a Civitavecchia”, svoltasi giovedì pomeriggio presso la Biblioteca del Centro storico della Capitaneria di Porto al Forte Michelangelo e che ha visto oltre agli interventi di storici locali e degli autori una folta partecipazione di cittadini ed autorità, si è riunito il primo Consiglio Direttivo dell’associazione, votato dai soci durante l’assemblea elettiva del 2 dicembre scorso.
All’ordine del giorno la nomina del Presidente e delle cariche amministrative, oltre alla attribuzione delle varie deleghe.
All’unanimità il Consiglio ha proclamato presidente Enrico Ciancarini, il quale per la quinta volta consecutiva sarà alla guida della associazione. Vicepresidente è stato nominato Daniele Di Giulio, mentre le funzioni di Segretario generale saranno svolte da Dario Bertolo. Inoltre sono state attribuite le varie deleghe operative e in particolare : per l’editoria a Barbara De Paolis, per la parte archeologica a Glauco Stracci, cassiere Luigi De Angelis, per i rapporti con le scuole e l’organizzazione degli eventi associativi a Eleonora Roscioni. Simone Gargiulli si occuperà dei giovani volontari mentre Francesco Cristini si dedicherà alla gestione della Casa della Memoria e all’allestimento di mostre fotografiche e eventi pubblici .
“Naturalmente sono lusingato ed orgoglioso di poter guidare la Società Storica Civitavecchiese per altri quattro anni” commenta Enrico Ciancarini “La recente trasformazione in organizzazione di volontariato riconosciuta dalla Regione Lazio ci spinge ad occuparci ancora di più dei tanti siti archeologici di Civitavecchia da troppi anni abbandonati e non curati. Dopo Aquae Tauri abbiamo intenzione di ripulire e di rendere nuovamente visitabili altre zone archeologiche del nostro territorio ricchissimo di testimonianze del passato. Naturalmente proseguiremo nella attività di ricerca storica e della sua divulgazione attraverso i bollettini e le conferenze aperte a tutti.”