ROMA – Grande successo di pubblico con 51 mila presenze (25 mila in quattro giorni l’anno scorso) al National Geographic Festival delle Scienze che quest’anno ha esteso la sua durata a sette giorni (dal 16 al 22 aprile) fitti di incontri, dialoghi, spettacoli, mostre e laboratori entrando anche in numerosi luoghi della città. Tanti appuntamenti hanno catturato l’interesse di un vasto pubblico costituito non solo da esperti e appassionati di materie scientifiche ma anche da famiglie e ragazzi, il Festival chiude la tredicesima edizione registrando la straordinaria presenza di 18 mila studenti, arrivati all’Auditorium Parco della Musica per esplorare Le cause delle cose – tema centrale di quest’anno – da prospettive inedite e appassionanti, guardando ai progressi della scienza e della tecnologia e alla loro applicazione in settori come astronomia, medicina e tutela ambientale.
Organizzato in quattro macro-temi a struttura binaria (Terra e Ambiente, Tecnologia e Realtà, Società e Legge, Pensiero e Creatività), il Festival si è ampliato anche grazie al progetto Eureka! In biblioteca. Il bello della scienza a portata di mano, iniziativa realizzata da Biblioteche di Roma con la collaborazione di National Geographic e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale. Le 200 attività realizzate dalle 24 biblioteche di 13 municipi di Roma hanno spaziato dalle proiezioni alle presentazioni di libri, dalle letture ai dibattiti, dalle mostre ai laboratori didattici, dalle passeggiate alle ciclo-passeggiate, registrando una grande partecipazione di adulti, giovani e ragazzi per un totale di circa 6000 presenze. A completare il quadro, inoltre, le attività del fine settimana al Bioparco che hanno coinvolto 11 mila visitatori e le proiezioni al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
A testimoniare il successo del Festival, anche i numeri degli utenti collegati durante le dirette streaming che, per la prima volta, hanno permesso di seguire 20 incontri in programma anche a chi non poteva assistere in prima persona raggiungendo oltre 50 mila visualizzazioni.
Intenso poi il traffico sui social: i due hashtag ufficiali #festivaldellescienze e #NGFS hanno totalizzato su Twitter, fino a domenica mattina, più di 1.800 messaggi, per un reach di più di 30 milioni di visualizzazioni.
Più di 72 mila invece le visualizzazioni per le 18 dirette video su Facebook e YouTube realizzate direttamente dalla Fondazione Musica per Roma, uno strumento efficace per far conoscere i contenuti del Festival delle Scienze in diretta e al di là delle mura dell’Auditorium.
Oltre 12 mila le fotografie realizzate dai fotografi della Fondazione Musica per Roma nei giorni del Festival, un vero e proprio diario per immagini delle sensazioni e delle atmosfere dagli eventi.
Un’edizione più ampia, dunque, premiata dall’affluenza di un pubblico partecipe e attento che ha riempito gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica facendo spesso il tutto esaurito, soprattutto negli spazi dedicati ai laboratori. Tra gli incontri più seguiti quelli con “Sua profondità” Sylvia Earle, oceanografa di fama mondiale, il fotografo del National Geographic Frans Lanting, Tawakkol Karman, Premio Nobel per la pace nel 2011, il sociologo esperto dei nuovi media Evgeny Morozov, l’anteprima della serie tv di National Geographic Genius: Picasso, lo spettacolo Lights and Waves Rhapsody e i laboratori di robotica tenuti dall’enfant prodige Valeria Cagnina.
L’appuntamento con il National Geographic Festival delle Scienze si rinnova dal 7 al 14 aprile 2019 e torna all’Auditorium Parco della Musica che celebrerà un doppio anniversario: i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e i 50 da quando Neil Armstrong calpestò il suolo lunare.
Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma e co-diretto da Vittorio Bo e Jacopo Romoli, il National Geographic Festival delle Scienze è stato realizzato insieme a National Geographic, ASI – Agenzia Spaziale Italiana e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con il sostegno di Roma Capitale, MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la collaborazione scientifica di CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e con la partecipazione di Unesco-L’Oréal e Fondazione Benetton. Partner: Leonardo Company (per l’educational), Enel Green Power e Poste Italiane (progetto Eureka! In Biblioteca).
Foto gentilmente concessa