VITERBO – Il 24 febbraio 2023 alle ore 11.00 è prevista l’inaugurazione della mostra “Sfingi, leoni e mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci” all’interno degli spazi espositivi del Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo.
Le campagne di scavo condotte negli ultimi anni nella città etrusca di Vulci e nelle sue necropoli hanno permesso di rileggere e integrare in modo sostanziale quanto emerso dalle ricerche, dalle indagini archeologiche e dai ritrovamenti fortuiti che dalla fine del Settecento hanno interessato quest’area coinvolgendo personalità e istituzioni locali e internazionali, quali la famiglia Campanari o il principe di Canino Luciano Bonaparte.
I nuovi dati emersi testimoniano la straordinaria raffinatezza delle produzioni vulcenti, rispondente alle esigenze di una aristocrazia locale in cerca di autocelebrazione, e i contatti commerciali e culturali con il Mediterraneo: reperti e strutture hanno fornito importanti dati per la comprensione della religiosità etrusca, dell’architettura sacra e funeraria così come del gusto delle classi sociali più agiate.
Raffinate fibule di ambra, argento e bronzo; decorazioni con pendenti a scarabei, di chiara derivazione egiziana; una coppia di mani d’argento, certamente appartenenti ad una statua polimaterica come se ne vedevano in Grecia e che si diffusero in area vulcente; e poi vasi attici, di committenza etrusca ma di fattura greca: tanti gli oggetti rinvenuti, studiati, esposti provenienti dalle tombe scavate di recente, che offrono uno spaccato fortemente rappresentativo di quanto emerso negli ultimi anni di ricerche.
La mostra, promossa e organizzata dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale in collaborazione con la Fondazione Vulci e con la Direzione Regionale Musei Lazio, arriva negli spazi allestitivi del Museo Nazionale Etrusco di Viterbo dopo il successo ottenuto nell’esposizione presso il Museo Archeologico di Francoforte in Germania, rappresenta la ripresa di mostre di carattere archeologico nazionale presso il Museo di Viterbo.