GENOVA – Giovedì 13 dicembre 2018, nelle sale della Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, viene inaugurata una piccola ma preziosa esposizione dedicata ai ritrattisti europei prescelti e impegnati dall’aristocrazia genovese sullo scorcio del Settecento. Si tratta di un’espressione di un gusto marcatamente classicista che ben presto si configurerà come linguaggio neoclassico vero e proprio.
L’attenzione sarà concentrata su due raffinate esecuzioni: il ben noto ritratto del marchese Paolo Francesco Spinola realizzato a Roma nel 1793 da Angelica Kauffmann e tradizionalmente conservato nella dimora di Pellicceria, di cui lo Spinola fu proprietario, e un dipinto di Anton von Maron, recentemente acquistato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a favore della Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, dedicato alla nobildonna Maria Francesca (Cicchetta) Durazzo.
La tela, come documenta l’iscrizione “Antonius De Maron / faciebat Genua 1792” posta su un foglio accanto a un vaso di fiori, venne dipinta dal celebre artista viennese nel 1792, durante un documentato soggiorno in città che si protrasse dal febbraio di quell’anno fino al maggio 1793. Come nuovo van Dyck, grazie alle sue indubitabili doti ritrattistiche e al gusto internazionale della sua parlata pittorica, Maron rilanciò sulla ribalta internazionale l’immagine dell’aristocrazia genovese, come prova il raffinato ritratto della dama di casa Durazzo.
Le qualità luministiche e la sontuosità di un tocco caricato grazie a una studiata saturazione della tavolozza svelano chiaramente quanto l’artista sia stato abile a coniugare i modelli del cognato Mengs, la classicità di matrice batoniana ed elementi propri della tradizione barocca.
La formula dedicatoria “A Sua Eccellenza / la Sig.a Cicchetta Durazzo / Durazzo / Genova” che compare sulla busta caduta a terra a seguito del moto repentino della donna, alzata in piedi per accogliere il sopraggiunto ospite, lascia immaginare che si tratti di un dono fatto alla dama da parte del pittore, come omaggio in virtù di una ospitalità gentile e generosa. A questo sembrerebbe alludere anche il gesto affabile di lei che, rivolgendosi a un interlocutore fuori campo, lo invita a servirsi da un vassoio di frutti succosi, provenienti dai frutteti di Albisola, proprietà della famiglia. D’altra parte Anton von Maron, conteso dai migliori salotti della città, aveva trascorso parecchio tempo con la nobildonna durante i mesi genovesi e aveva già avuto occasione di ritrarla negli anni sessanta del XVIII secolo in una tela oggi dispersa, forse realizzata in occasione delle nozze con il cugino Giuseppe Maria Durazzo.
Nel 2018 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, esercitando l’acquisto coattivo all’esportazione, ha acquisito l’opera destinandola alle collezioni della Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola.
Le vicende che hanno caratterizzato la storia del dipinto, i numerosi intrecci e rimandi con la Genova del tempo raccontata dal pennello di celebri artisti foresti e “internazionalI”, tra cui anche Angelika Kauffmann, sono stati approfonditi in un importante volume (Scalpendi Editore), curato da Gianluca Zanelli, con contributi di Clario Di Fabio, Luca Leoncini, Daniele Sanguineti e Gianluca Zanelli, che sarà presentato giovedì 13 dicembre, alle ore 17.00, presso il salone del secondo piano nobile della dimora di Pellicceria.
Accanto al curatore, interverranno Serena Bertolucci (Direttrice di Palazzo Reale e del Polo Museale della Liguria), Farida Simonetti (Direttrice della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola), Clario Di Fabio (Università degli Studi di Genova) e Daniele Sanguineti (Università degli Studi di Genova).
Si segnala che il giorno seguente, venerdì 14 dicembre, la Galleria Nazionale della Liguria sarà aperta al pubblico fino alle ore 22.30 e alle 21.00 si svolgerà un percorso di approfondimento, compreso nel costo d’ingresso (euro 3; prenotazione obbligatoria al numero 010.2705300, massimo 30 partecipanti), dedicato ai ritratti di Anton von Maron e di Angelica Kauffmann protagonisti di questa piccola esposizione. Ai partecipanti sarà donata una copia del volume pubblicato per valorizzare questa importante acquisizione.