VERONA – Josè Carreras, l’uomo che più ha diffuso il repertorio lirico nel mondo affiancando alla propria carriera solistica la partecipazione ai Tre Tenori dal 1990 con Luciano Pavarotti e Plácido Domingo (34 concerti, 4 album, decine di milioni di copie vendute), è stato protagonista dei Festival areniani già nel 1984 in Carmen, nel 1986 come memorabile Andrea Chénier (accanto a Montserrat Caballé e Renato Bruson), nel 1995 per il Gala a lui dedicato, per cinque concerti straordinari tra l’85 e il ’95 e infine nel ’99 di nuovo per Carmen secondo Zeffirelli, sua ultima volta sull’immenso palcoscenico sotto le stelle.
Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico, è particolarmente orgogliosa di dare questo annuncio: «È una festa avere di nuovo a Verona Josè Carreras. Ci conosciamo da molti anni e ci sono state occasioni memorabili in cui le nostre carriere si sono incrociate: forse il ricordo più significativo è anche quello più toccante, il Requiem di Mozart cantato insieme da Sarajevo per le vittime della Guerra in Bosnia-Erzegovina. Lo scorso ottobre ci siamo ritrovati a Viterbo nella giuria del premio Ricci ed è stato bello come riprendere un discorso con un caro amico salutato solo pochi giorni prima, un amico che ora riaccogliamo a casa il prossimo 31 dicembre: sarà una festa all’insegna della grande musica ma con la leggerezza necessaria per guardare con ritrovata fiducia, gioia e speranza al 2022 che verrà».
Il Gala di San Silvestro con Josè Carreras vedrà protagonisti David Giménez, alla guida dell’Orchestra e del Coro preparato dal nuovo maestro Ulisse Trabacchin, insieme a Federica Vitali e Karen Gardeazabal, con la partecipazione del Coro A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani.
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Il Concerto prenderà il via con l’Ouverture da Die Fledermaus di J. Strauss, pagina caratteristica del repertorio natalizio, come il canto tradizionale Adeste Fideles eseguito da Josè Carreras con i giovani artisti del Coro di voci bianche A.Li.Ve.
Karen Gardeazabal presenterà Meine Lippen tratta da Giuditta, l’ultima opera di F. Lehàr; Carreras tornerà poi protagonista con uno dei suoi cavalli di battaglia, T’estimo di E. Grieg, cui seguirà L’Avi Castellet da Cançó d’Amor i de Guerra di R.M. Valls.
Federica Vitali e i giovani cantori delizieranno il pubblico con il canto spiritual afroamericano Kum ba yah e, in pieno stile natalizio, Josè Carreras e Karen Gardeazabal sempre con il Coro di voci bianche eseguiranno il leggendario brano americano The Little Drummer Boy di K. K. Davis, che evoca il suono di un tamburo offerto al Bambin Gesù. The Impossible Dream, brano musicale composto da M. Leigh per il musical Man of La Mancha e interpretato da Josè Carreras, chiude la prima parte del concerto.
Dopo un breve intervallo, Josè Carreras proporrà la romantica Serenata sincera di A. Derevitsky e El día que me quieras di C. Gardel. Federica Vitali e Karen Gardeazabal saranno Lakmé e la serva Mallika in riva al fiume nel Duetto dei fiori tratto dal primo atto dell’opera Lakmé di L. Dalibes. Il tenore spagnolo interpreterà quindi Vurria di F. Rendine, vincitrice del Festival della Canzone Napoletana nel 1958, per poi duettare con Federica Vitali nell’appassionato duetto d’amore tra Hanna e Danilo Tace il labbro tratto da Die lustige Witwe (La vedova allegra), cui seguirà l’Aria di Vilja del secondo atto. Karen Gardeazabal eseguirà la romanza de Las Carceleras dalla zarzuela Las Hijas del Zebedeo del compositore spagnolo R. Chapí, quindi sarà proposto il Valzer n. 2 della Suite per orchestra di varietà con l’Orchestra areniana, straordinaria pagina di D. Šostakovič protagonista anche della colonna sonora del film capolavoro di Kubrick Eyes Wide Shut. Per finire, due omaggi alla tradizione napoletana, all’Italia e al suo calore: Passione di N. Valente e Core ‘ngrato di Salvatore Cardillo, con l’augurio di uno scintillante anno nuovo.
Fonte foto: Josè Carreras – © 2012 Chocrón Joyeros. Photo by Brian Hallett