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    “Restaurando Canova”

    5:37 am
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    BOLOGNA – I Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna presentano al pubblico i restauri di due importanti sculture attribuite ad Antonio Canova conservate alle Collezioni Comunali d’Arte, resi possibili grazie alla collaborazione scientifica con istituzioni e professionisti di eccellenza quali Opificio delle Pietre Dure, Museo Gypsotheca Antonio Canova, Politecnico di Milano – Dipartimento di Design e Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale.

    Si tratta dell’Apollino, capolavoro della fase giovanile dell’artista, scolpito nel 1797 – di cui si erano perse le tracce dal 1839 e riscoperto nel 2013 da Antonella Mampieri, storica dell’arte dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, all’interno delle stesse Collezioni Comunali d’Arte dove la statua in marmo è in realtà sempre stata esposta ma riferita allo scultore Cincinnato Baruzzi, allievo del grande maestro – e di una Testa di vecchio, storicamente attribuita alla produzione canoviana come unica opera in terracotta, databile tra il 1820 e 1830, opera discussa e di controversa attribuzione.
    L’incontro si svolgerà giovedì 4 aprile 2024 alle ore 15.00 nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, in Piazza Maggiore 6 a Bologna, con ingresso gratuito. Sarà possibile seguire la presentazione in diretta streaming sul canale YouTube Storia e Memoria di Bologna www.youtube.com/@storiamemoriabologna.

    Il contesto del restauro

    Il progetto per i restauri delle due opere nasce dalla ricorrenza del bicentenario della morte di Antonio Canova (Possagno, 1757 – Venezia, 1822), celebrata con una ricca programmazione di attività orientata alla tutela, valorizzazione e conservazione dell’opera del maggiore scultore italiano dell’Ottocento.

    Nel 2022 l’Apollino è stato esposto per la prima volta al pubblico nella sua rinnovata bellezza nella mostra Canova e il potere. La collezione Giovanni Battista Sommariva, ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Moira Mascotto ed Elena Catra al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (TV), che ha inteso ricostruire le prestigiose relazioni dell’artista con i massimi esponenti del panorama politico e culturale della sua epoca. Prima dell’esposizione la statua è stata restaurata presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, grazie alla generosità della Fondazione Canova, e dopo essere stato oggetto di un progetto di digitalizzazione in 3D eseguito con tecnologie di nuova generazione dal Politecnico di Milano.

    Il Comune di Bologna ha aderito alle celebrazioni del bicentenario finanziando il restauro della Testa di vecchio, rara terracotta patinata tradizionalmente attribuita a Canova. L’intervento, condotto da Giovanni Giannelli del Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale, ha recuperato a una migliore leggibilità l’opera, che torna così alla fruizione del pubblico e all’attenzione degli storici dell’arte, libera da colorazioni incoerenti e da restauri inadeguati, offrendosi a una nuova valutazione critica.

    Programma
    Saluto istituzionale:

    Silvia Battistini, conservatrice Collezioni Comunali d’Arte | Settore Musei Civici Bologna

    Intervengono:

    • per la storia e la contestualizzazione delle opere

    Antonella Mampieri, referente Archivio fotografico e Catalogo Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna

    Cincinnato Baruzzi collezionista di Canova

    • per il restauro dell’Apollino

    Paola Franca Lorenzi, restauratrice Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze – Settore restauro Materiali lapidei

    Riccardo Gennaioli, funzionario storico dell’arte Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze – Settore restauro Materiali lapidei

    Moira Mascotto, direttrice Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno

    Giuseppe Amoruso, professore associato Dipartimento di Design – Politecnico di Milano

    • per il restauro della Testa di vecchio

    Giovanni Giannelli, direttore tecnico Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l., San Lazzaro di Savena.

    Durante l’incontro sarà possibile vedere le opere restaurate, esposte nel percorso di visita delle Collezioni Comunali d’Arte: Apollino nella Sala Boschereccia (Sala 16) e Testa di vecchio nella Sala 20, una delle due sale Palagi.

    Nella foto in alto: immagine grafica della presentazione Restaurando Canova.