ROMA – Anche quest’anno è stato pubblicato il bollettino delle ricerche “Arte in ostaggio”, numero 44, edito dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), contenente una selezione delle opere più importanti trafugate in Italia, documento riconosciuto a livello internazionale, ai sensi dell’articolo 4, comma 4, della “Convenzione UNIDROIT sui beni culturali rubati o illecitamente asportati”, quale valido ausilio per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.
La divulgazione di questa pubblicazione consente al cittadino, agli addetti ai lavori e agli amanti del settore di accedere a informazioni e fotografie riguardanti oggetti artistici da ricercare. Il bollettino, pertanto, può considerarsi un ulteriore ed efficace strumento con cui il Comando TPC, Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, condivide notizie in suo possesso per accrescere la possibilità di individuare e recuperare rilevanti opere storico – artistiche anche nel difficile momento che stiamo vivendo.
Tra i beni pubblicati spiccano per pregio: un dipinto olio su tela raffigurante “Nascita di San Giovannino” attribuito a Nicolò Balestri (1555-1609), rubato nel 1967 dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Argenta (FE), un dipinto olio su tela raffigurante “San Sebastiano curato dalle pie donne” attribuito a Barbieri Giovanni Francesco detto Guercino (1591-1666), asportato nel 1974 dal Convitto Nazionale “Giuseppe Palmieri” di Lecce e un dipinto olio su tela raffigurante “Immacolata Concezione” del pittore Giovanni Antonio Zadei (1729-1787), trafugato nel 2022 dalla Chiesa San Giorgio di Terzago – Calvagese della Riviera (BS).
A dimostrazione della validità dell’iniziativa, nell’ultimo quinquennio grazie al bollettino sono stati ritrovati 130 beni.
Questo numero, come i precedenti, è consultabile e scaricabile (in formato Pdf) sul sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri al seguente link:
http://tpcweb.carabinieri.it/SitoPubblico/bollettini o al link del Ministero della Cultura: www.cultura.gov.it/carabinieritpc, nonché sull’applicazione multilingue per dispositivi mobili “iTPC’.