TERNI – Si chiama “Giovani in Cantiere – In.formati per un futuro consapevole” il progetto lanciato dalla Provincia di Terni e presentato ieri mattina in conferenza stampa a Palazzo Bazzani dalla Presidente, Laura Pernazza, insieme ad Anci, Arpal, Ufficio scolastico provinciale, Its Academy e Fondazione Brodolini. “Giovani in Cantiere” è finanziato da Upi nazionale, si rivolge alla fascia di età 14-35 anni ed ha l’obiettivo di colmare il gap fra domanda e offerta sul mercato del lavoro, con una sinergia fra scuole, istituzioni, servizi per l’impiego, agenzie formative e imprese del territorio.
“La dispersione scolastica è un fenomeno in crescita e questo crea problemi sia ai giovani che si ritrovano senza le preparazione per entrare nel mondo del lavoro, che alle imprese le quali, a loro volta, non possono reperire le professionalità di cui hanno bisogno”, ha detto la Presidente Pernazza. “E’ un problema – ha aggiunto – che va affrontato a 360 gradi e che interessa sia gli studenti che coloro in cerca di un posto di lavoro. Il progetto – ha specificato – è infatti strutturato su formazione e orientamento e finalizzato ad offrire e presentare in modo chiaro ed efficace tutte le possibilità esistenti dal punto di vista delle scelte per il futuro e delle possibilità di impiego. A tale proposito – ha sottolineato ancora la Presidente – verranno promosse molte iniziative, formati insegnanti in grado di orientare in maniera corretta gli studenti e saranno organizzati quattro eventi extra scuola sotto forma di fiere del lavoro, da marzo a maggio del prossimo anno, a Terni, Narni, Orvieto e Amelia”.
La dirigente dell’ufficio scolastico di Terni Filomena Zamboli ha rimarcato l’importanza “di costruire una sinergia fra tutti gli attori del sistema scuola e lavoro per dare modo ai giovani di scoprire e valorizzare i propri talenti”. Fabio Narciso di Arpal ha richiamato l’importanza di seguire i giovani “che – ha detto – è un compito fondamentale per costruire il loro futuro e per dare loro la possibilità di emergere nel mondo del lavoro”. Alberto Cari dell’Its Academy ha invece sottolineato l’importanza di una formazione di livello superiore post scuola “che – ha spiegato – insieme all’Università va a comporre un sistema in grado di dare risposte concrete a chi cerca lavoro e alle imprese che hanno bisogno di nuove figure professionali”.
Claudia Polli di Anci ha rimarcato il ruolo delle istituzioni come guida nel processo di formazione e orientamento dei giovani, mentre Maria Laura Fornaci della Fondazione Brodolini ha ricordato l’importanza anche di monitorare i risultati delle azioni in questo settore per aiutare l’orientamento e superare anche la concezione che alcuni tipi di formazione siano di livello minore rispetto ad altri, quando invece sono molto importanti.