TERNI – “Nel progetto non c’è alcun riferimento ai gender, tematica che non ha nulla a che fare con l’iniziativa che stiamo portando avanti”. A dirlo è stata la responsabile dell’ufficio di Consigliera di parità della Provincia di Terni, Maria Teresa Di Lernia, che in una conferenza stampa ha replicato all’assessore comunale alla scuola di Terni, Valeria Alessandrini, in merito ad un progetto sulla parità di genere in procinto di essere attivato alla scuola primaria Mameli di Fornole di Amelia.
“Sono dispiaciuta – ha detto la Di Lernia – delle parole dell’assessore che ha visto in questo progetto qualcosa che invece non c’è. Si tratta solo di attività laboratoriali che saranno modulate sul grado di maturità e crescita delle alunne e degli alunni, a partire dalla loro esperienza. Crescere ed acquisire consapevolezze giocando senza distinzione di tipologie di giochi come invece solitamente avviene. Il gioco è gioco in se stesso e serve a sviluppare socialità e senso di appartenenza, senza separare giochi da bambini o da bambine. Il riferimento a bambole azzurre e soldatini rosa – ha spiegato la consigliera di parità – ha proprio il significato di superare quella distinzione, senza alcuna connotazione di carattere sessuale”.
Durante la conferenza stampa la Di Lernia ha anche ricordato precedenti esperienze in svolgimento a Terni. “Stiamo portando avanti – ha infatti detto – un altro progetto molto simile dedicato ad educatrici dei nidi e insegnanti di scuola dell’infanzia del comune di Terni. Un’iniziativa verso la quale l’assessore ha espresso apprezzamento, quindi non si capisce perché poi per Amelia l’orientamento sia cambiato. Il progetto alla Mameli infine – ha concluso la consigliera – è portato avanti da insegnanti che hanno fatto una specifica formazione sulle materie che tratteranno ed è pienamente condiviso da genitori e direzione didattica che terranno una riunione a breve”.