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    Presentato il libro “Nucleo Radio chiama Roma”

    5:49 am
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    ROMA – Si è svolta​ presso il Comando Trasmissioni dell’Esercito, la presentazione del libro “Nucleo Radio chiama Roma”​ alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino. L’opera, curata dalla Prof.ssa Anna Maria Grassi è la testimonianza del padre – all’epoca dei fatti Tenente Francesco Grassi, giovane Ufficiale della specialità collegamenti del Genio – giunto in Russia nella primavera del 1942, alla guida di un piccolo Nucleo di marconisti, con l’incarico di assicurare i collegamenti strategici delle operazioni tra la madrepatria e il Comando del Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR), poi 8^ Armata, nota con la sigla ARMIR. Il progetto, curato da Anna Maria Grassi è volto a onorare la memoria di suo padre e quella degli uomini che, insieme a lui, affrontarono la Campagna di Russia negli anni del secondo conflitto mondiale.

    Il diario del Tenente Grassi racconta la sua esperienza e quella dei suoi uomini, descrivendone spaccati di vita quotidiana, emozioni, timori, gioie e difficoltà, senza tralasciare aspetti tecnici e professionali, soffermandosi su eventi e spostamenti, ragionamenti e scelte e sottolineando con intensità, i risvolti umani ed emotivi della campagna. La narrazione evidenzia come gli uomini della specialità collegamenti (i trasmettitori di oggi) seppero ugualmente assicurare le comunicazioni durante le alterne vicende della campagna, anche se talvolta in condizioni non ottimali se rapportate al particolare contesto operativo. In tale ambito, il Diario personale del Tenente Francesco Grassi, integra il carteggio ufficiale custodito presso l’Archivio Storico dello Stato Maggiore Esercito e si pone come una fonte, primaria sussidiaria del carteggio operativo ufficiale relativo alle unità dello CSIR.

    Il Generale Serino è intervenuto alla presentazione del volume sottolineando: “penso che leggere un diario come questo aiuterà i nostri giovani Ufficiali a capire che saranno all’altezza del compito solo se metteranno la passione nelle cose che fanno. Un’altra questione che mi sta molto a cuore, e sulla quale tutti noi che indossiamo un’uniforme dobbiamo riflettere, è costituita dal valore fondante di chi porta le stellette sul bavero e cioè il senso della fedeltà e del rispetto assoluto alle istituzioni. Io penso che questo abbia guidato l’agire del Tenente Grassi durante tutto il periodo del secondo conflitto mondiale e anche dopo”.

    All’evento hanno partecipato ospiti personali dell’autrice, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia, tra cui il Presidente Gen. C.A. Marios Lombardo, le Autorità militari della Cecchignola, i rappresentanti dell’Ufficio Storico dello SME che hanno collaborato con l’autrice nella stesura dell’opera e rappresentanti del mondo accademico.