CIVITAVECCHIA – Dal Coordinamento Polo Civico UDC riceviamo e pubblichiamo:
“Non lo diciamo a voce alta, ma sappiamo bene che questa nostra città, carente per tanti e tanti aspetti della vita civile, è ricca invece di importanti associazioni dedite da tempo ad attività culturali, che rielaborano e approfondiscono una straordinaria varietà di conoscenze intellettuali e spirituali. Inerenti ad esempio a storia, letteratura, poesia o magari musica, pittura e scultura, ed anche a danza, spettacolo, e perché no culinaria, che è anch’essa un’arte quando esprime certe amabili tipicità del territorio. Ed anche di sodalizi che esprimono elevati interessi nel settore della moda e dell’artigianato (oreficeria, vetreria, falegnameria). In definitiva, siamo in presenza di realtà vivaci e intraprendenti che possono senz’altro aggregare sempre più soggetti, e offrire una serie di attività e manifestazioni coinvolgenti, magari operando in sintonia con la scuola per implementarne l’offerta formativa.
Noi del Polo Civico UDC siamo convinti che un ruolo importante, catalizzatore di queste preziose risorse umane, sia il comune. La nuova Amministrazione che verrà dovrà valorizzarle e offrire loro l’opportunità di esprimersi al meglio in spazi culturali idonei, che potrebbero essere la Fiumaretta, il vecchio Italcementi, la Marina, il Forte Michelangelo, le Terme Taurine e così via. Perché questi spazi vanno talora recuperati, migliorati e resi fruibili, cosicché ai programmi di un Teatro Traiano opportunamente rilanciato e a quelli della Cittadella si aggiungano le interessanti proposte delle molte promettenti compagnie dilettantistiche, delle scuole di danza, di canto e di musica. Di musica di ogni genere: lirica, classica, sinfonica, etnica ma anche pop, rock, jazz e swing, con l’intervento di artisti e complessi soprattutto locali ed esposizioni d’arte che si sviluppino anche lungo le vie e le piazze cittadine (non solo bancarelle). E così si potrebbe riaprire una bella stagione estiva che in questi anni è purtroppo mancata. Solo operando in detta direzione faremo in modo che un settore tanto indispensabile come quello culturale non resti la cenerentola dell’attività politica”.