Homepage CULTURA Piero Taruffi e la Mille Miglia. Un legame indissolubile che il tempo...

    Piero Taruffi e la Mille Miglia. Un legame indissolubile che il tempo consolida

    9:00 am
    SHARE

    BAGNOREGIO – Si sta avvicinando la data di partenza della Mille Miglia, un evento che tutti gli appassionati di automobilismo storico attendono sempre con gioia ed entusiasmo… figurarsi noi  che abbiamo l’onore di custodire la memoria di Piero Taruffi, il Campione che vinse l’ultima edizione agonistica svoltasi nel 1957. La storia della “Volpe argentata” e quella della corsa bresciana sono strettamente connesse: delle ventiquattro edizioni disputate Taruffi ne corse tredici a partire dal suo esordio nel 1931 alla guida di una Bugatti 2000 con la quale si classificò quarantesimo; poi seguirono tante edizioni sfortunate intervallate da alcune vittorie di classe su  Cisitalia e Maserati per arrivare a quel famoso 1957 quando, ormai oltre la cinquantina, il Campione aveva promesso alla moglie Isabella che avrebbe smesso di correre quando fosse riuscito finalmente a vincere la Mille Miglia: il caso volle che la sua carriera agonistica e l’epopea di quella gara tanto agognata si concludessero insieme consegnando alla storia un binomio fantastico: Taruffi e Mille Miglia.

    La rossa Ferrari 315 S numero 535 del Campione romano tagliò per prima il traguardo di Brescia scortata da quella del giovane asso tedesco Wolfgang Von Trips che, però, era partito tre minuti prima e che Piero Taruffi aveva sorpassato con una manovra magistrale nei pressi di Piadena che l’amico fotografo Attilio Facconi ricostruisce con queste parole: “…Nel superamento della curva a doppia esse, all’ingresso del centro abitato, che Taruffi conosce perfettamente, va al “chiodo”, sfiora le case ed il vantaggio si concretizza. Il grande pilota romano in pochi metri nel centro di Piadena ha compiuto il suo capolavoro di finezza di guida e di stile, la gente assiepata oltre le balle di paglia è estasiata dal gesto tecnico, applaude, urla di gioia e scandisce in continuazione: Taruffi, Taruffi. Il tedesco Von Trips sul bolide 532 è superato e si accoda al grande Campione: le due Ferrari volano verso Brescia e piombano sul traguardo: per l’anziano Campione è la meritata vittoria nella XXIV Mille Miglia, il coronamento di un sogno inseguito a lungo“.

    Quella fu, purtroppo, l’ultima edizione della Freccia Rossa funestata dal terribile incidente della Ferrari di De Portago e Nelson che portò alla soppressione definitiva delle corse su strada mettendo fine ad un periodo epico del quale Piero Taruffi fu uno dei principali protagonisti, unico a realizzare, come si direbbe oggi in ambito calcistico “il triplete”, vincendo la Carrera Panamericana, la Targa Florio e la Mille Miglia!

    L’entusiasmo con il quale attendiamo il transito della Mille Miglia storica insieme al Museo gemellato Il Traguardo di Amelia ed agli altri del “Circuito Condito ad arte” è accresciuto dal fatto che avremo il piacere di premiare sulle nostre strade Prisca Taruffi, figlia di Piero, che sarà alla guida di una Alfa Romeo 1900 Super Sport Touring del 1956; Franca Boni, figlia di Bruno, il “Sindaco di Brescia” che guiderà la sua Lancia Aprilia 1500 del 1949 e Maria Gaburri, figlia di Roberto che fu lo storico amministratore di Mille Miglia Srl, che guiderà la Ermini Tinarelli 1100 S del 1949. A coronare il ricordo di Piero Taruffi anche il Premio Speciale a lui dedicato che il VII Concorso Fotografico Bruno Boni ha voluto dedicargli e che sarà riservato agli scatti migliori realizzati in Lazio ed Umbria: un Trofeo offerto dai Musei Taruffi e Traguardo anche in ricordo di Rinaldo Tinarelli, meccanico amerino trasferitosi a Milano, che elaborò tante vetture tra le quali quella con la quale gareggerà la Signora Gaburri.

    Foto gentilmente concesse

    Flavio Verzaro – Direttore del Museo Piero Taruffi