TORINO – Nel magnificente Salone di Villa della Regina si terrà, giovedì 2 dicembre alle ore 17.30, la presentazione del volume Paggi e paggerie nelle corti italiane. Educare all’arte del comando, a cura di Andrea Merlotti, direttore del Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, pubblicato quest’anno dall’editore Leo S. Olschki di Firenze. L’evento propone un’anticipazione del ricco e articolato programma di incontri e seminari che sarà sviluppato nel corso del 2022 nell’ambito di una collaborazione tra Villa della Regina, uno dei complessi museali gestiti dalla Direzione regionale Musei Piemonte del Ministero della cultura, e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. Ne saranno protagonisti temi di storia, arte e letteratura non solo legati al circuito delle residenze sabaude, che dal 1997 si può fregiare del prestigioso riconoscimento UNESCO, ma anche riguardanti altri contesti territoriali che hanno intersecato per molteplici vie fatti ed esperienze locali.
In questa prospettiva la presentazione di Paggi e paggerie nelle corti italiane tratteggia un incipit coerente e ideale, trattandosi del quarto volume della collana «La civiltà delle corti», promossa nel 2017 dal Centro studi delle Residenze Reali Sabaude all’insegna di un taglio comparativo italiano ed europeo. Pur dedicando una certa attenzione alla corte sabauda, la linea editoriale scelta si muove infatti nella consapevolezza che la civiltà delle corti fu un elemento di dialogo e confronto tra tutti gli spazi politici dell’antico regime, con una netta preferenza per un approccio in grado di coglierne le implicazioni più importanti e in particolare il suo carattere di network europeo.
I saggi riuniti sotto l’egida di Andrea Merlotti in Paggi e paggerie nelle corti italiane focalizzano così il paggio, figura che ebbe un ruolo non marginale durante l’antico regime, ricostruendone le peculiarità in un arco di tempo di oltre tre secoli che va dall’inizio del Cinquecento alla metà dell’Ottocento. A differenza del contesto europeo in cui esistono diversi studi sull’argomento, in Italia i paggi erano rimasti sinora in ombra ed è per questo che il volume prende in esame diverse corti della penisola: Torino, Firenze, Napoli e altri centri sono stati studiati per restituire a questa figura il suo autentico profilo, epurandola dalle immagini delineate per secoli da musicisti e letterati. Attraverso il servizio a corte, anche negli aspetti apparentemente più umili come assaggiare il cibo del sovrano o aiutarlo a vestirsi, i paggi imparavano a servire, ma apprendevano al contempo l’arte del comando. Sullo sfondo di scenari grandiosi, come quelli – per citare il solo esempio di Torino – del Palazzo Reale, della Palazzina di Caccia di Stupinigi e della Reggia di Venaria, i paggi rivestirono nel sistema delle corti di tutta Europa una funzione essenziale, contribuendo a farne uno spazio di comunicazione culturale, sociale ed economica.
Introducono la presentazione Elena De Filippis, direttrice regionale Musei Piemonte, Guido Curto, direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, e Chiara Teolato, direttrice di Villa della Regina, mentre sui contenuti del volume intervengono Elena Riva dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Massimo Carlo Giannini dell’Università degli Studi di Teramo, alla presenza del curatore e di alcuni degli autori dei saggi. La partecipazione è a ingresso gratuito, su prenotazione obbligatoria.