Homepage CULTURA Ötzi “l’uomo venuto dal ghiaccio” conservato nel Museo Archeologico dell’Alto Adige

    Ötzi “l’uomo venuto dal ghiaccio” conservato nel Museo Archeologico dell’Alto Adige

    9:56 am
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    BOLZANO – Se andate a Bolzano non dovete perdervi la visita a “Ötzi”, reperto umano conservato al Museo Archeologico dell’Alto Adige. Era il 19 settembre 1991 quando Erika e Helmut Simon stavano facendo un’escursione sulle Alpi Venoste. Nei pressi di una conca rocciosa videro un oggetto che emergeva parzialmente dall’acqua. I due escursionisti pensarono di aver ritrovato la salma di un alpinista, la realtà fu tutt’altra e, dopo varie ipotesi, solo il 24 settembre 1991 dopo che il prof. Konrad Spindler (archeologo ordinario di preistoria e protostoria dell’Università di Innsbruck) esaminò il reperto umano e la tipologia dell’ascia, dichiarò che il cadavere aveva almeno 4000 anni (prima età del Bronzo). Fino ad allora nessuno aveva mai ritrovato reperti umani così antichi, quella fu una scoperta straordinaria. Per la conservazione si pensò di ricreare la temperatura ambientale e il tasso di umidità relativo al luogo del ritrovamento, quindi venne conservato in una cella frigo a -6°C con umidità al 100%.

    L’età fu stabilita attraverso la datazione con il radiocarbonio C-14, dai risultati emerse che l’uomo visse tra il 3350 e il 3100 a.C. Vennero fatte alcune spedizioni nel sito del ritrovamento de <<l’uomo venuto dal ghiaccio>> e furono trovati oggetti, indumenti, armamenti e altro attualmente conservato nel Museo Archeologico dell’Alto Adige. Attraverso alcuni studi è stato possibile definire alcuni caratteri fisici: altezza 1,60m quando era in vita (oggi 1,54m); scarpe misura 38; iride di colore marrone; peso circa 50kg da vivo (oggi 13kg); capelli castani mossi che portò sciolti sulle spalle; sembra che portasse anche la barba; morte avvenuta a circa 45,7 anni.

    Sono stati ritrovati rari indumenti, solo per citarne alcuni: cintura, striscia in cuoio di vitello, sandali, berretto in pelliccia di orso, sopravveste con pelliccia di pecora e capra, leggins o gambali con strisce di pelliccia di capra e di pecora (lunghezza circa 65cm che coprivano dalla coscia alla gamba). L’ascia di rame è l’oggetto considerato maggiormente prezioso, perché attualmente è l’unico esemplare di età preistorica conservato integralmente.

    Sopra il suo corpo sono stati individuati 61 tatuaggi: sottili incisioni sulla pelle che non avevano valore simbolico ma, data la collocazione sul corpo, sembrerebbero funzionali a una forma arcaica di terapia del dolore.

    Sulla morte di Ötzi sono state fatte varie ipotesi, sicuramente si trattò di assassinio; una scoperta sensazionale venne fatta dal Dott. Paul Gostner, radiologo dell’ospedale di Bolzano, individuò una punta di freccia nella spalla sinistra (foro di circa 2cm) nella scapola sinistra. La freccia non lacerò organi vitali, ma danneggiò fasci vasomotori del braccio dell’arteria succlavia e, in poco tempo, morì per dissanguamento.