ACQUASPARTA (TR) – Sabato scorso nella pittoresca cornice di Palazzo Cesi il comune di Acquasparta ha organizzato la prima riunione a cui hanno partecipato, oltre al sindaco, Giovanni Montani e all’assessore alla cultura, Guido Morichetti, l’assessore comunale alla cultura del Comune di Terni, Maurizio Cecconelli, il sindaco di San Gemini, Luciano Clementella, il sindaco di Massa Martana, Francesco Federici, la sindaca di Castel Ritaldi, Elisa Sabbatini, il sindaco di Giano, Manuel Petruccioli, il sindaco di Gualdo Cattaneo, Enrico Valentini e l’assessora comunale alla biodiversità del Comune di Spoleto, Agnese Protasi. All’incontro, cui ne seguirà un altro il 29 aprile, si è affermato che i monti Martani e i territori circostanti rappresentano l’anima più profonda dell’Umbria e per questo vanno tutelati e valorizzati, per la prima volta nel loro insieme.
Questo il comunicato diffuso al termine dei lavori:
“I Martani sono stati e devono tornare a essere un territorio capace di offrire sviluppo e opportunità, nuove occasioni di lavoro grazie al turismo, allo sport, alla cultura, all’arte e alla storia; luoghi di accoglienza, dove incontrarsi e incontrare la natura. Su questo hanno convenuto i sindaci e i loro rappresentanti di otto Comuni (Acquasparta, Castel Ritaldi, Giano, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, San Gemini, Spoleto e Terni) che si sono ritrovati sabato pomeriggio ad Acquasparta, nella sala del trono di Palazzo Cesi.
Gli otto Comuni, ognuno dei quali comprende nel suo territorio una parte dei Martani, o delle loro propaggini, hanno deciso di intraprendere insieme un percorso culturale, ma anche di carattere amministrativo, sulla base del documento d’intenti sottoscritto lo scorso luglio nel borgo-fantasma dello Scoppio, al centro dei monti Martani.
“La Carta dello Scoppio – hanno detto i sindaci e i rappresentanti degli otto Comuni – è stata un’iniziativa dalla forte valenza simbolica. Ora vogliamo dare gambe a quell’idea, a quel progetto, iniziando a lavorare insieme per i nostri territori, nella consapevolezza che la loro valorizzazione passerà necessariamente attraverso una rete di collaborazione tra gli enti pubblici che amministrano i territori e tra gli enti stessi e i cittadini, con le loro associazioni”.
L’idea è quella di creare un comitato scientifico e alcuni tavoli tematici che si dovranno occupare dei temi d’interesse comune per il futuro del territorio dei Martani. Allo stesso tempo è stato valutato come prioritario verificare tutte le ipotesi progettuali e le conseguenti opportunità di finanziamento, anche in collaborazione con la Regione Umbria.
“Siamo consapevoli della straordinaria ricchezza del territorio dei Martani, delle sue enormi potenzialità, ma anche dello stato attuale e della carenza di servizi. Abbiamo inoltre convenuto di mappare e mettere a sistema tutte le esperienze già realizzate e i progetti in corso nei singoli Comuni, riguardanti il territorio montano”.
Prima di passare ad una ulteriore fase progettuale i predetti Comuni intendono ascoltare i territori e le associazioni interessate a partecipare alle iniziative. Per questo organizzeranno una nuova riunione il 29 aprile a Massa Martana, nella sede del teatro comunale, aperta ai rappresentanti delle associazioni che operano sui Martani.