Home ATTUALITÀ Operazione internazionale “Pandora VII”: il contrasto al traffico illecito dei beni culturali

    Operazione internazionale “Pandora VII”: il contrasto al traffico illecito dei beni culturali

    5:37 am
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    ROMA – Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) ha partecipato in rappresentanza dell’Italia, in virtù della sua peculiare specialità, alla settima edizione dell’operazione internazionale Pandora.

    L’operazione rientra nella priorità Organised Property Crimedi EMPACT (European Multidisciplinary Platform Against Criminal Threats), la piattaforma multidisciplinare europea istituita dal Consiglio dell’Unione europea a contrasto delle principali forme di criminalità internazionale che colpiscono l’Unione, ed è finalizzata a impedire il commercio dei beni culturali di provenienza illecita.

    La prima fase operativa si è focalizzata sul pattugliamento digitale delle piattaforme di e-commerce, il corpo di polizia dei Paesi Bassi (Politie) ha organizzato nella capitale nederlandese, con il supporto di Interpol ed Europol, un cyberpatrol al quale hanno partecipato i rappresentanti di 14 Paesi europei e numerosi esperti del settore.

    Nel corso dell’attività di monitoraggio è stato fondamentale il sostegno offerto dalla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dai Carabinieri TPC. Le attività hanno permesso di effettuare un esteso controllo del web (siti di esercizi commerciali antiquariali e di case d’asta, pagine web di commercio elettronico specialistico e generico, piattaforme social media) finalizzato all’individuazione di beni culturali di sospetta provenienza, da rendere materia di approfondimento durante la fase operativa dell’operazione.

    Nel corso della successiva fase operativa, svolta simultaneamente in 14 Paesi europei, è stato dato il massimo impulso alla tutela del patrimonio culturale effettuando mirate attività di controllo e prevenzione. Il Comando Carabinieri TPC, con il supporto dei Comandi territoriali dell’Arma dei Carabinieri, ha:

    effettuato 281 controlli ad aree d’interesse archeologico, monumentale e sottomarine;

    verificato 108 esercizi antiquariali, case d’asta, gallerie d’arte, restauratori e trasportatori;

    denunciato 30 persone in stato di libertà;

    verificato 1496 beni nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”;

    sequestrato 804 beni culturali per un valore complessivo di € 364.350,00, tra cui:

    Campobasso:

    • 6 monete di natura archeologica risalenti al III – I secolo a.C., 13 fossili di natura paleontologica e 1 metal detector professionale.

     

    Castelmauro (CB):

    • 1 anfora da trasporto in ceramica di epoca romana risalente alla metà del I secolo.

     

    Catania:

    • 3 monete in argento di epoca greca risalenti al III – II secolo a.C..

    Foligno (PG):

    • 77 libri a stampa editi nel XVIII – XX secolo appartenenti a fondo ecclesiastico.

     

    Fucecchio (FI):

    • 1 anfora da trasporto di tipo africana risalente al III – IV secolo.

     

    Mormanno (CS):

    • 1 moneta denario in argento coniato a Cornifium risalente al I secolo a.C..

     

    Napoli:

    • 27 beni archivistici databili dal XVII al XIX secolo di proprietà demaniale del fondo borbonico.

     

    San Vero Milis (OR):

    Recuperati dai fondali marini i seguenti beni:

    • 7 anfore puniche frammentate di produzione cartaginese;
    • 1 anfora greco-italica frammentata di produzione campana;
    • 2 frammenti di anfora punica di produzione ibizina;
    • 20 frammenti vitrei costituenti manufatti punici.

     

    Sassari:

    2 dipinti, dell’artista sardo Tore Canu oggetto di furto e posti in vendita sul web.

     

    Tesero (TN):

    • 1 dipinto su cuoio del tipo “Paliotto” raffigurante una Madonna con bambino di Bottega Veneta del XVII secolo sottratto a un ente religioso.

     

    Udine:

    • 1 statua lignea policroma e dorata raffigurante un apostolo di scuola Valsesiana del XVII secolo di proprietà di un ente ecclesiastico.

     

    Villasimius (SU):

    Rinvenuti nei fondali marini i seguenti reperti:

    • 2 anfore vinarie di epoca romana risalenti al I secolo a.C.;
    • 1 porzione di anfora vinaria di epoca romana e riproduzione apula;
    • 1 orlo di anfora in ceramica;
    • 1 porzione di brocca medievale risalente al XVI secolo.