NARNI (TR) – Hanno preso il via ieri a Narni le iniziative per la Giornata mondiale contro la Violenza sulle Donne. Alle 16.30 al Digipass di Palazzo dei Priori si è tenuto un incontro formativo su “Linguaggio di genere, questioni linguistiche e sociali”. L’evento è stato organizzato dall’ufficio di Consigliera di Parità della Provincia di Terni e dalla Commissione Pari opportunità del Comune di Narni e dall’Assessorato comunale alle politiche sociali.
Durante l’incontro è iniziata la staffetta volontaria di donne, uomini e bambini, per realizzare, lavorando ai ferri, la Sciarpa dell’accoglienza della condivisione e delle pari opportunità denominata “Il filo rosso”. La Presidente della commissione Pari opportunità Maria Cristina Angeli spiega che “sono graditi anche pezzi lavorati individualmente con ferri 6 di 30 centimetri di larghezza purché di lana rossa e abbastanza spessa, perfetta anche quella di recupero. I pezzi verranno poi assemblati e uniti al resto. La sciarpa cambierà colore durante l’anno in base agli eventi organizzati”.
Lunedì 25 alle 10.30 ci sarà un allestimento alla Loggia degli Scolopi in collaborazione con il centro diurno per disabili “Il Faro”. Alle 15.30 il Comune organizzerà la performance finale del laboratorio di teatro sociale a cura delle studentesse e degli studenti del Liceo scientifico Gandhi con altri professionisti alla presenza delle operatrici del Centro antiviolenza di Narni “Donne Insieme”.
Dichiarazione dell’Assessora Silvia Tiberti: “Sul valore e il significato della Giornata mondiale l’assessora comunale alle politiche sociali Silvia Tiberti ha diramato il seguente comunicato: “La Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne rappresenta un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità del fenomeno purtroppo ancora drammaticamente diffuso anche nella nostra Regione. Ce lo dimostrano la cronaca quotidiana e i dati dei reati.
Quelli del Rapporto Eures 2019 su “Femminicidio e violenza di genere” mostrano infatti una situazione drammatica: nei primi dieci mesi di quest’anno sono stati già 94 in Italia gli omicidi con vittime femminili, quasi uno ogni tre giorni. Molti poi sono i tipi di violenza, da quella psicologica a quella economica fino a quella sessuale, tutti fenomeni che possono culminare purtroppo con l’estrema conseguenza del femminicidio e nella maggior parte dei casi ad opera di chi sostiene di amarle e di chi è loro accanto.
Non dimentichiamoci la violenza verbale. Donne discriminate in quanto donne e purtroppo dobbiamo continuare ad ascoltare insulti sessisti sempre più diffusi anche nei social. Non dimentichiamoci, ancora, dei tanti bambini che vedono ed ascoltando la violenza sulle proprie madri e dove nel peggiore dei casi non le rivedranno più. Dobbiamo ricordare alle donne vittime di violenza che non sono sole, abbiamo nella nostra città e nella nostra regione una rete territoriale composta da un Centro antiviolenza con personale specializzato, da servizi sanitari e da forze dell’ordine nelle quali le donne in difficoltà possono trovare la forza, il coraggio ed il supporto per poterne uscire e trovare aiuto e supporto.
Abbiamo l’obbligo e la responsabilità politica di contribuire ogni giorno a diffondere la cultura del rispetto dell’altro e di mettere in campo delle politiche di prevenzione che facciano superare ogni tipo di fragilità, dobbiamo essere ancora di più promotori per la costruzione di una Comunità, di un Paese che sia per le donne”.