NARNI (TR) – Il Comune di Narni ha ottenuto un finanziamento europeo di 250mila euro sul programma “Erasmus+ partenariati di cooperazione nel settore dell’istruzione scolastica” per il progetto “She chooses Stem for the future”. Con il punteggio massimo di 100/100 è stata riconosciuta la rilevanza, la qualità e la forza di impatto di un progetto per valorizzare la parità di genere e le pari opportunità attivando processi di inclusione per mezzo delle discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Di seguito il comunicato dell’amministrazione: “Ancora oggi le donne e le ragazze continuano ad essere escluse dalla piena partecipazione agli studi e alle carriere Stem: attualmente meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo sono donne. Secondo i dati dell’Unesco solo il 30% circa di tutte le studentesse seleziona campi legati alle Stem nell’istruzione superiore.
Il primo ostacolo riguarda il pregiudizio e lo stereotipo per cui le donne e le materie scientifiche non siano compatibili, sensazione a cui talvolta contribuisce anche il personale scolastico, cui si aggiunge la mancanza di modelli nell’immaginario collettivo. Il Comune di Narni e i Partner di progetto, le scuole superiori di cinque paesi europei (Italia, Spagna, Bulgaria, Portogallo e Francia), le due università Ucam in Spagna e Pitesti in Romania, oltre a tre partner scientifici, tra i quali il Cnr, riconoscono la presenza di questi fattori ostativi nei contesti scolastici e sociali dei rispettivi territori.
Al tempo stesso ritengono che il progetto su cui lavoreranno insieme sia una reale e concreta risposta al bisogno di individuare approcci e strumenti innovativi ed efficaci per promuove le STEM e diffondere i valori dell’inclusione e della diversità contro la discriminazione e gli stereotipi di genere contribuendo a ridurre il divario dell’accesso alla formazione scientifica delle giovani studentesse.
Il Sindaco Lorenzo Lucarelli esprime soddisfazione per l’esito della candidatura avanzata dal Comune di Narni, risultata essere la prima tra i 32 soggetti ammessi a finanziamento. “E’ il risultato della validità e della forza dei partner di progetto, che possono vantare una pluralità di professionalità di elevato profilo e avanzate competenze ed esperienze nel campo dell’istruzione e della formazione. L’innovazione e l’originalità della proposta – continua Lucarelli – consentirà alla fine di due anni di attività, di realizzare linee metodologiche ad uso delle scuole per abbattere stereotipi e pregiudizi rispetto alla figura femminile nel campo scientifico. Si contribuirà così ad accrescere l’autostima nelle giovani ragazze, e una conoscenza e consapevolezza che le renda capaci di scegliere senza condizionamenti, comprendendo l’importanza di una formazione Stem rispetto alle professioni di domani”.