TARQUINIA – E’ stata inaugurata, presso le nuove sale espositive di Palazzo Bruschi, una mostra fotografica tutta dedicata alla figura di Vincenzo Cardarelli, nell’anno che sancisce il ritorno del premio di poesia a lui dedicato “Premio Tarquinia Cardarelli”.
Un’esposizione inedita, organizzata dal Comune di Tarquinia e dalla Fondazione Allori, che ripercorre attraverso una selezione di scatti fotografici gli anni della vita romana di un uomo di lettere completo, poeta, scrittore e giornalista insieme. I documenti fotografici costituiscono la narrazione visiva della sua vita, la conquista del Premio Strega, che Cardarelli si aggiudicò nel 1948, e poi le fugaci visite nella sua Tarquinia, città natia, in compagnia di amici poeti e protagonisti del mondo del cinema, come Vittorio Gassman e Anna Magnani, senza mai dimenticare le persone comuni, con cui Cardarelli continuò sempre a condividere le sue giornate romane. Un viaggio a ritroso nel tempo ricostruito, scatto dopo scatto, grazie alle immagini concesse dalla Fondazione Allori di Roma, depositaria di uno straordinario fondo archivistico fotografico, ricchissimo di documenti iconografici, riproducenti la storia del nostro paese, dalla fase post unitaria fino al XXI secolo.
L’archivio della Fondazione Allori nasce dall’opera di raccolta di documentazione fotografica portata avanti negli anni Novanta da Umberto Cicconi, fotoreporter romano, per anni al seguito di Bettino Craxi. Si tratta, per la varietà e la completezza delle immagini, per la storicità di taluni documenti fotografici (alcuni negativi sono addirittura impressi su dagherrotipi), e per l’ampio arco storico che circoscrive, di un fondo unico, riconosciuto parte del patrimonio nazionale storico-artistico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Una raccolta che si costituisce di oltre sette milioni di documenti iconografici tra diapositive, negativi e lastre, di cui circa la metà sono provenienti dalla Roma Press Photo, famosa agenzia fotogiornalistica nata negli anni Cinquanta. Quasi due milioni di immagini provengono invece dal fondo fotografico di Alberto Cartoni, meglio noto come “il fotografo del Ventennio”, il cui archivio fu rinvenuto cinquant’anni dopo la sua morte, dallo stesso Cicconi.
Sono ventidue gli scatti cui verrà affidato il racconto della vita e della personalità di Vincenzo Cardarelli, accompagnati dalle parole tratte dai suoi racconti che, come una voce narrante, tesseranno una trama unica fatta di lettere ed immagini sapientemente intrecciate insieme.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i venerdì, sabato e domenica, fino al 12 marzo, dalle ore 16:00 alle ore 18:30.