MONTECCHIO (TR) – Apparteneva ad un personaggio di grandissima importanza la tomba ritrovata nell’ultima fase di scavi del 2019 alla necropoli del Vallone a Montecchio. I resti rinvenuti dagli archeologi fanno infatti ipotizzare che il personaggio fosse un principe della zona e forse rappresentante non solo del potere politico ma anche di quello religioso. Il Comune di Montecchio, nonostante l’emergenza coronavirus, mantiene sempre acceso un faro sull’area degli scavi ritenuta di grande importanza dal punto di vista storico-archeologico e culturale.
“La scoperta della nuova tomba, tipologicamente diversa da tutte le altre, con connotazioni culturali differenti da quelle ipotizzate fino ad ora – si legge in una relazione pubblicata dal Comune anche sul proprio sito istituzionale – amplia notevolmente le conoscenze e le potenzialità di un sito fortemente strutturato di cui l’abitato rimane ancora l’incognita maggiore. L’importanza dei risultati prodotti dalla nuova indagine ha permesso a Montecchio di partecipare, nel gennaio 2020, al più importante convegno internazionale di archeologia che si tiene ogni anno negli Stati Uniti: l’Annual Meeting of the Archaeological Institute of America organizzato nella prestigiosa sede di Washington”.