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    “Mithra Deus Sol Invictus” un libro sul passato

    5:23 am
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    TOLFA – Venerdì 15 ottobre 2021, presso la pinacoteca del palazzo comunale di Tolfa si è svolta, nell’ambito dei “Pomeriggi letterari” la presentazione del libro “Mithra Deus Sol Invictus” con l’organizzazione del Lions Club Civitavechia Santa Marinella Host, del Leo Club, del Centro Anziani, con la presidente Daniela Cedrani e del comune di Tolfa con la sindaca Stefania Bentivoglio che gentilmente ha offerto l’aula.

    Gli autori, Alessandra Piccinini e Maurizio Antonio de Pascalis con il dialogante prof. Stelio Venceslai, sono stati introdotti dalla sindaca e dal presidente del Club, Mario Manduzio, entrambi soddisfatti per questo primo pomeriggio letterario. Tutto nato qui a Tolfa con la panchina letteraria ideata dal compianto socio Silverio Cecchetti, realizzata anche col contributo del Club. All’incontro hanno aderito, oltre ad alcuni soci e rappresentanti del Leo Club con la presidente Federica Diddoro, i presidenti dei Clubs Lions di Cerveteri-Ladispoli, Franca Asciutto, di Bracciano, Gabriele Brenca e numerosi ospiti.

    I due autori, con il prof. Stelio Venceslai, da essi invitato come guida dialogante e con l’intercalare della lettura di alcuni brani del libro dell’assessore Alessandro Tagliani, hanno esposto il non facile iter di ricerche che li ha condotti ad aprire, con questo saggio, una finestra su un argomento così inconsueto, ritenuto dai più, sol come qualcosa che avesse a che fare con misteriosi riti esoterici pagani. In realtà essi hanno ben specificato che il culto era molto diffuso nella romanità. Anche se nato in Asia minore è arrivato in tutti i territori dell’impero con i soldati delle legioni, tanto da lasciare coi luoghi di culto dei mitrei, innumerevoli tracce fino ai più lontani confini dell’impero romano.

    La peculiarità, hanno spiegato gli autori e il prof. Venceslai, era che i luoghi di culto pur essendo molto diffusi erano di modeste dimensioni, a differenza dei grandi templi pagani, anzi erano spesso molto piccoli e quasi sempre in grotte o ipogei. All’interno c’erano delle panchine disposte ai lati, riservate a poche persone e sul fondo una specie di altare sotto una nicchia o un’abside. Una dimostrazione che essendo l’accesso riservato a una ristretta fascia di popolazione per una certa selezione con diversi gradi di iniziazione (7) i frequentatori erano quasi sempre un’esigua élite di adepti.

    Mithra nell’iconografia era rappresentato quasi sempre come un personaggio vigoroso, coperto da un mantello svolazzante e un cappello frigio (indice della sua origine persiana), che colpisce alla gola un toro ch’è contemporaneamente attaccato da un serpente e uno scorpione. Ai lati due figure umane che ergono delle fiaccole e il tutto circondato dal firmamento zodiacale. La rappresentazione allegorica è quella di un dio che salva dal male e conduce l’anima di chi è giusto alla salvezza eterna. Ovviamente vi si possono scorgere diverse analogie con il cristianesimo, perfino nei rituali, anche se per i primi secoli i due culti si trovarono contrapposti. Ma mentre i seguaci di Mithra, a parte la diffusione tra i legionari, era ristretta ed elitaria proprio a causa dei limiti imposti dall’iniziazione, il cristianesimo riuscì ad imporsi, favorito dalla legalizzazione costantiniana e dall’editto contro il paganesimo. L’incontro si è chiuso col gradimento del numeroso pubblico che, stimolato dall’evento, ha potuto esaudire la propria curiosità su un aspetto abbastanza particolare della religiosità del passato.

    Lions Club Civitavecchia Santa Marinella Host

    Foto gentilmente concesse