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    Marco Suatoni presenta il suo libro “Nuovo Grano” alla Terrazza del Museo Archeologico di Amelia

    5:24 am
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    AMELIA – Riprendono dopo la pausa di Ferragosto gli eventi fatti da giovani per i giovani  sulla Terrazza del Museo Archeologico. #giovanIncontri è un ciclo di appuntamenti fortemente voluto da Elide Rossi, Assessore alla Cultura e al Turismo  con il supporto di Luigia Moscatelli Assessore alle politiche Sociali, del Comune di Amelia, dove i giovani autori raccontano come sono riusciti a realizzare un loro sogno.

    Molto interesse hanno riscosso i precedenti appuntamenti che hanno visto protagonisti il narnese Leonardo Pinsaglia classe 1999, al suo debutto con il romanzo Alienazione – La Condizione dell’Uomo Disorientato, l’artista Giovanni Grassi di Sambucetole classe 1998, che oltre ad esporre tre delle sue opere ha illustrato il suo amore per la pittura e il suo personale processo creativo e la scrittrice romana Ilaria Nucera classe 1991 che ha presentato il suo primo romanzo Onde iniziato da giovanissima ma completato durante la pandemia.

    La rassegna vede questa volta protagonista Marco Suatoni di Amelia, classe 1992, che sabato 27 agosto, alle ore 18, ci racconterà la sua lunga esperienza in Cina dopo gli studi in lingue orientali. Al ritorno Marco scrive il suo primo romanzo Nuovo Grano il racconto del  viaggio di un giovane in cerca di se stesso attraverso la convivenza con una natura selvaggia e un uomo solitario e saggio. Questa volta il dialogo sarà moderato dalla pittrice cinese Lu Guixa diplomata presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma e attualmente ad Amelia. L’incontro tra i due darà vita ad un interessante confronto tra culture e tradizioni diverse osservate e indagate dalle reciproche esperienze di vita.

    Tommaso ha diciannove anni quando fugge nelle campagne dopo la scomparsa del fratello. Il destino lo indirizza verso l’eremo di un anziano pastore e dall’impegnativa convivenza con lui, il giovane ritrova se stesso, sviluppando una fiducia che diverrà essenziale quando i fantasmi del passato emergeranno dall’oscurità e metteranno alla prova il ragazzo ritrovato. I pianori dell’Appennino Centrale, con i loro vuoti e i loro terremoti, fanno da spettatori e registi allo stesso tempo: con l’alternarsi delle stagioni, le spighe nei campi seguono di pari passo la metamorfosi di Tommaso, sovrapponendosi infine ad essa al momento della mietitura, nel ciclo che conduce a una nuova vita.