VITERBO – La sede della Fondazione Carivit ospiterà il prossimo 25 marzo, dalle ore 10 alle 17, una giornata di studi dedicata al recupero del Crocifisso ligneo ritrovato ad Orte presso il Museo delle Confraternite Riunite.
Il restauro dell’opera, curato dalla professoressa Maria Ida Catalano, è stato eseguito nei laboratori dell’Università della Tuscia del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali del Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali. Il crocifisso è stato oggetto della tesi e della prova di abilitazione professionale di Maria Rosaria Caira, oggi restauratrice di Beni Culturali, con la responsabilità tecnica della docente restauratrice Cristina Caldi.
Il recupero nasce dai periodici sopralluoghi sul territorio della Tuscia e su quelli nazionali, funzionali al reperimento delle opere d’arte, che hanno necessità conservative.
L’opera, di notevole livello qualitativo, si inscrive nel dibattito sui rilievi della facciata del duomo di Orvieto di cui ha saputo cogliere la novità nella rappresentazione dei corpi.Le membra giustapposte e gli scorci arditi, le forme dilatate dei visi con le fronti attraversate dalla riflessione, l’inquietudine dei capelli attorcigliati, la sottigliezza dei panneggi. Nell’occasione si condividerà, con nuovi esiti, la riflessione sulla straordinaria impresa orvietana, considerando stile e problematiche tecniche del cantiere, valutando anche le diverse declinazioni dei cinque Crocifissi lignei, che finora gli studi hanno legato all’ambito culturale di Lorenzo Maitani.
Il corso, a cui la Fondazione Carivit è particolarmente vicina, si profila quindi, non solo come un peculiare percorso formativo che integra conoscenze storiche, critiche e scientifiche, ma anche come un servizio per il territorio locale e nazionale, avendo, nella sua breve vita, già effettuato e in atto interventi a Viterbo, Tuscania, Bagnaia, Tarquinia, Orte, Ischia di Castro Gallese, ma anche a Roma, Perugia, Napoli, Città della Pieve, Amelia e San Gemini.
Dopo i saluti del Presidente della Fondazione Carivit Marco Lazzari, del Pro-rettore dell’Università della Tuscia Alvaro Marucci, di Maurizio Petruccioli Direttore del Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali e di Roberto Rondelli Rettore delle Confraternite Riunite di Orte, restauratori e storici dell’arte terranno alcune relazioni sul restauro.