VITERBO – L’Università della Tuscia, dipartimento DEIM, è l’unico partner ingegneristico nella cordata che condurrà il progetto PRAG-MS (A Multicentric Randomized Pragmatic Trial to Compare the Effectiveness of Fingolimod versus Dimethyl‑Fumarate on Patient Overall Disease Experience in Relapsing-Remitting Multiple Sclerosis: Novel Data to Inform Decision Makers) recentemente approvato dall’Istituto di Ricerca No‑Profit statunitense PCORI ‑ Patient‑Centered Outcomes Research Institute. Capofila del progetto è l’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta che rappresenta un polo di eccellenza internazionale per la ricerca e la cura delle più significative malattie neurologiche. Oltre all’Università della Tuscia e all’Istituto Neurologico Carlo Besta fanno parte del progetto anche rilevanti centri specializzati nell’immunoterapia in Italia, Svizzera, Germania, Israele, Spagna e Stati Uniti. Il progetto durerà 5 anni e avrà un costo totale di 3 milioni di euro. L’obiettivo del progetto è quello di confrontare l’efficacia di due trattamenti già approvati per la Sclerosi Multipla in un contesto di reale pratica clinica. E’ quindi il primo studio pragmatico multicentrico randomizzato controllato per confrontare direttamente l’efficacia di due farmaci orali (fingolimod/gilenya contro dimethyl‐fumarate/tecfidera) sull’esperienza globale della malattia. Pazienti, familiari e delegati di associazioni di pazienti, sono coinvolti direttamente in tutte le fasi della ricerca, dall’ideazione, alla conduzione, alla supervisione dello studio. Questo studio colmerà un importante gap nel comprendere il trattamento della Sclerosi Multipla e fornirà utili informazioni per aiutare i pazienti nella comprensione delle opzioni di cura e della loro efficacia. Il ruolo dei ricercatori di ingegneria dell’Università della Tuscia consiste nello studio della efficacia dei due farmaci nella progressione della disabilità motoria tramite una analisi oggettiva della capacità di cammino con tecniche di misura all’avanguardia. Verranno infatti utilizzati dei sensori inerziali indossabili, innovativi e di basso impatto sulla mobilità dei soggetti, in modo da identificare parametri oggettivi e standardizzati per la valutazione del decorso della patologia. Le analisi di cammino saranno condotte più volte in un lasso temporale di 24 mesi su circa 200 pazienti. Il responsabile per l’Università della Tuscia è il Prof. Stefano Rossi docente di Misure e di Sistemi Acquisizione Dati nei corsi di laurea in Ingegneria Industriale e in Ingegneria Meccanica ed esperto di robotica, informatica industriale e biomeccanica. Il progetto rappresenta un importante risultato ottenuto dall’Università della Tuscia ed in particolare dal gruppo di ingegneria del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa, a dimostrazione del processo di crescita intrapreso che pone l’ingegneria dell’ateneo viterbese all’avanguardia in proiezione nazionale ed internazionale.