LUGNANO IN TEVERINA (TR) – Il comitato organizzatore della Cena del Ghetto, svoltasi il 17 agosto scorso, ha deciso di donare parte del ricavato alla ricerca contro il cancro. Grazie alla massiccia partecipazione di turisti e appassionati, secondo il comitato, è stato possibile compiere un piccolo gesto simbolico ma di grande significato che dimostra l’attaccamento delle associazioni locali alla tradizione ma soprattutto al settore sociale lavorando anche per obiettivi importanti e prioritari come la ricerca. Anche l’amministrazione comunale ha rivolto un plauso “a questo risultato importante e alle nobili finalità raggiunte con l’edizione 2022”.
Dal Comitato informano:
“Carissimi simpatizzanti e sostenitori, come promesso il nostro Comitato ha provveduto ad eseguire il conferimento di solidarietà annunciato. Teniamo a sottolineare, che questo gesto non è il dono del Comitato Cena del Ghetto o “Cena in Discesa” di Lugnano in Teverina ma è innanzitutto il vostro dono, quale traccia della vostra partecipazione all’evento svoltosi il 17 agosto scorso. Complicità senza la quale non sarebbe stato possibile concretizzare la devoluzione desiderata.
Un atto che nel nostro piccolo, contribuirà comunque a dare impulso ai progressi di ricerca della Fondazione Airc, che hanno come obiettivo lo sviluppo di innovativi approcci preventivi, diagnostici e terapeutici, mirati alla scoperta di trattamenti sempre più risolutivi e meno invasivi nella cura del cancro. Siamo convinti che essere altruisti e fare del bene alla collettività, migliora notevolmente lo status umano, rendendoci ottimisti, fiduciosi e soprattutto, persone migliori.
Compiere una buona azione, nel tempo rilascia sempre effetti positivi che come per magia, si propagano invisibilmente restituendo nei confronti di chi li ha compiuti, benefici tangibili. Dunque, a noi organizzatori il compito di aver fatto da tramite in questo progetto solidale, e a voi che avete contribuito economicamente partecipando alla Cena del Ghetto. Il merito di donare gioia e speranza di guarigione a chi ne ha bisogno”.