CIVITAVECCHIA – Tutta l’Etruria meridionale è rappresentata in questo evento che vede come protagonista il pomodoretto appeso, un prodotto davvero unico sia sotto l’aspetto della sostenibilità ambientale che per il suo caratteristico gusto che conserva per tutto l’inverno i sapori e profumi dell’estate mediterranea. Così nella sala Molinari dello Stendhal i Sindaci, i Consiglieri Regionali, le Università Agrarie, i produttori locali e le personalità del territorio sono chiamati a raccolta dalla Tenuta Gattopuzzo e dalla Coldiretti per una degustazione di questo prodotto entrato nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). Questo prestigioso riconoscimento è stato attribuito dal Ministero delle Politiche Agricole nel 2020 per i metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura secondo le regole tradizionali.
“Abbiamo voluto fortemente che questa manifestazione, rinviata a causa del Covid, si svolgesse nell’Istituto Stendhal, con il quale collaboriamo da tempo, in quanto crediamo nell’importanza di creare una sinergia tra scuola e territorio nel settore agroalimentare che è una delle eccellenze del nostro comprensorio. In questo abbiamo trovato il completo appoggio del Direttore della Coldiretti di Roma, il dottor Giuseppe Casu che ci segue da vicino in tutte le nostre iniziative”. Ha affermato Stefano De Paolis della Tenuta Gattopuzzo, animatore della manifestazione. “Siamo sempre molto attenti alle produzioni del territorio – spiega il direttore di Coldiretti Roma, Giuseppe Casu – che legano tradizione e innovazione, come in questo caso. Prodotti che rappresentano un volano per l’economia e la possibilità di attrarre un turismo di prossimità, sempre più attento alle ricchezze storiche e alla prelibatezza dei nostri piatti, realizzati con cibi genuini e a chilometro zero. Prodotti di eccellenza che consentono di conservare nel tempo la cultura dei luoghi che li producono”. La Dirigente Scolastica professoressa Stefania Tinti ha espresso la sua soddisfazione “Sono anni che collaboriamo con tutte le istituzioni, i produttori le Università Agrarie per valorizzare le specialità, nella convinzione che queste esperienze formative possano permettere ai nostri studenti di crescere nella consapevolezza di appartenere a un territorio di conoscerne le specificità, di essere protagonisti e propositivi per il futuro”.