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    Lo screening del Diabete tipo 2

    8:41 am
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    CIVITAVECCHIA – Sabato 1 giugno si è svolta a Civitavecchia l’annunciata Giornata della Salute, organizzata dalla CRI di Civitavecchia e dalla ASL Roma 4.

    L’affluenza ha superato ogni aspettativa, grazie all’impegno delle oltre 40 Associazioni coinvolte. Tra queste, hanno affiancato gli operatori ASL e CRI l’ADICIV Onlus (Associazione Diabetici Civitavecchia), il Leo Club Civitavecchia, il Lions Club Civitavecchia Porto di Traiano ed il Lions Club Civitavecchia Santa Marinella.

    Perchè lo screening del diabete?

    Oltre tre milioni e mezzo di persone in Italia hanno il Diabete di Tipo 1 o di Tipo 2. Il diabete è una malattia cronica degenerativa, che può procurare gravi complicanze, ha un costo molto elevato per la persona con diabete, la sua famiglia e tutta la società.

    Un italiano su 12 ha il diabete o è a rischio di averlo e non sempre lo sa. È infatti possibile avere il diabete per anni senza accorgersene.

    Lo screening è stato effettuato mediante la somministrazione di un questionario scientificamente validato a livello internazionale. Si tratta di una serie di otto domande che permettono di valutare, prendendo in considerazione alcuni parametri fondamentali (anagrafici, fisici, comportamentali, genetici eccetera) e assegnando punteggi differenziati (da 0 a un massimo di 5) alle risposte, quali probabilità ha una persona non diabetica di sviluppare un diabete di tipo 2 nell’arco dei successivi 10 anni: più elevato è il punteggio totale, più è alto il rischio. E se il rischio è alto, è consigliabile recarsi dal medico e mostrargli il risultato.

    Lo strumento è molto utile perché contribuisce a individuare se una persona che al momento sta bene sia però soggetta a sviluppare in futuro la patologia e quindi necessiti di analisi e verifiche con il medico. Sapere di essere a rischio induce a fare controlli più assidui che permettano sia di prevenire la patologia sia, nel caso in cui non si riesca ad evitarla, di arrivare a una diagnosi precoce che consenta di intraprendere cure tempestive e quindi più efficaci.

    Il diabete tipo 2 può essere prevenuto con un corretto stile di vita, abbandonando la sedentarietà a favore di una costante attività fisica e adottando corrette abitudini alimentari.

    Delle oltre 100 persone che si sono sottoposte allo screening, il 26,6% è risultato avere un rischio alto o molto alto di sviluppare il diabete nei successivi 10 anni. Queste persone hanno potuto sottoporsi allo screening della retinopatia diabetica e fortunatamente nessuno ha presentato danni precoci dovuti al diabete. Inoltre 22 sono state sottoposte anche allo screening del piede diabetico.

    Il 60% delle persone che si sono sottoposte allo screening avevano una familiarità per il diabete; il 20% ha dichiarato di svolgere una vita sedentaria e di non mangiare regolarmente frutta e verdura; il 63% sono risultati in sovrappeso o obesi.

    Una volta di più, quindi, la familiarità, il sovrappeso e uno stile di vita non corretto (sedentarietà e cattive abitudini alimentari) sono risultati essere fattori di rischio determinanti per lo sviluppo del diabete.

    Foto di Francesco Etna