ROMA – È l’invenzione, intesa come creazione e introduzione di un concetto, di un’idea o una tecnologia, il tema scelto come filo conduttore dei 500 appuntamenti che costituiscono il ricco programma del National Geographic Festival delle Scienze, arrivato quest’anno alla XIV edizione. Da lunedì 8 a domenica 14 aprile, l’Auditorium Parco della Musica di Roma sarà teatro di conferenze, spettacoli, mostre, exhibit interattivi e laboratori alla scoperta di uno dei motori centrali del progresso e della conoscenza. Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, il National Geographic Festival delle Scienze è realizzato insieme a National Geographic, in collaborazione con il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, realizzato con ASI – Agenzia Spaziale Italiana e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con la partecipazione delle Biblioteche di Roma, dell’Ufficio italiano brevetti e marchi e dell’Archivio Centrale dello Stato, e dei partner scientifici CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, ESA – Agenzia Spaziale Europea, GSSI – Gran Sasso Science Institute e Fondazione ISI. Educational Partner è Leonardo Company. Partner è Poste Italiane. Partner culturali sono Casa del Jazz, Fondazione Bioparco di Roma, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Teatro di Roma, Musei in Comune Roma, Sapienza Università di Roma, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre. Supporter è Fondazione Pirelli. Sponsor tecnici sono Topolino, Sekkei Sustainable Design e InformaSistemi communication & information technology. Sky, main media partner, proporrà all’interno del Festival un incontro dedicato al proprio film d’arte Io, Leonardo e racconterà per tutta la settimana l’evento su Sky TG 24. Confermata la partnership con Radio3 Scienza, che – da venerdì 12 a domenica 14 – racconterà il Festival in diretta dal foyer. Inoltre, il Festival rientra nella programmazione delle attività promosse dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
Come ogni anno, scienziati, filosofi, storici della scienza, giornalisti e artisti esploreranno le prospettive della ricerca più avanzata attraverso un programma articolato e multidisciplinare che, oltre all’Auditorium, arriva a coinvolgere 47 luoghi tra cui Casa del Jazz, MAXXI, Bioparco, Musei Scientifici, Biblioteche di Roma, Sapienza Università di Roma, Università Tor Vergata e Università Roma 3. Dalle avveniristiche frontiere della modernità alla celebrazione dei traguardi del passato, la settimana del Festival sarà un’occasione per celebrare tre anniversari particolarmente significativi nella storia del genere umano: i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, genio eclettico e icona del rinascimento italiano, precursore dei tempi; il 50° anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 11, una straordinaria avventura e “un grande passo per l’umanità”; i 150 anni dalla creazione da parte di Dmitrij Mendeleev della Tavola Periodica, sistema di catalogazione degli elementi ancora oggi in aggiornamento.
Cos’è esattamente un’invenzione? Quali ingredienti e condizioni la favoriscono? Cosa possiamo immaginare e creare e cosa invece potremmo non raggiungere mai? A questi interrogativi e a molti altri risponderanno gli ospiti del Festival, impegnati in un ampio ventaglio di lezioni, conversazioni, discussioni, laboratori, concerti e spettacoli. Si parlerà di missioni spaziali con Carolyn Porco, “rock star del mondo della scienza”, leader dell’Imaging Team per la missione congiunta NASA/ESA/ASI Cassini-Huygens e premiata da National Geographic per il suo impegno nella divulgazione scientifica; della moderna tecnologia dei laser con i Premi Nobel per la Fisica Gerard Mourou e Donna Strickland, fino ad arrivare alla critica della lucrativa “industria della felicità” con Edgar Cabanas ed Eva Illouz.
Di una leggendaria invenzione – Frankenstein – discuteranno lo scrittore e giornalista Mark O’Connell e la neuroscienziata cognitiva Agnieszka Wykowska, del ruolo dei cyber compagni nelle esplorazioni spaziali si occuperanno l’ingegnere aeronautico e astronautico Francesco Longo dell’ASI e il responsabile dello Humanoids & Human Centered Mechatronics Lab dell’IIT di Genova Nikolaos Tsagarakis, mentre il Premio Pulitzer per la saggistica Jared Diamond indagherà i rapporti che legano i concetti di invenzione ed evoluzione.
Il tema centrale del Festival sarà messo in relazione con la tecnologia (con Bill Buxton e Kirby Ferguson), l’etica (con Sheila Jasanoff) e l’intelligenza artificiale (con Tomaso Poggio, Laura Margheri, Giorgio Metta), passando per ampie riflessioni sui rapporti con l’imponderabilità del caso (con Federica Bertocchini, Eugenio Coccia e Silvia Marchesan), l’intelligenza matematica (con Alessio Figalli) e le fake-news (con Carl Bergstrom e Jevin West).
Ci si occuperà di salvaguardia dell’ambiente (durante il focus sull’inquinamento da plastica vista attraverso l’obiettivo della fotografa e National Geographic Explorer Mandy Barker, il racconto delle esplorazioni estreme di Alex Bellini e l’incontro con i National Geographic Explorer Martina Capriotti, Giovanni Chimienti, Arianna Mancuso e Marco Mengoni, ambasciatore italiano della campagna di sensibilizzazione di National Geographic Planet or Plastic? sull’emergenza ambientale causata dalle plastiche monouso), di eredità leonardiane (da quella astronomica con Paolo Galluzzi fino alle relazioni matematico-scientifiche con Semir Zeki) e dei progressi della (e nella) tavola periodica (con Lidia Armelao, Diego Bettoni, Sergio Cristallo, Maurizio Peruzzini e Nunzia Voltattorni) senza tralasciare le avventurose storie dietro l’allunaggio (con Piero Benvenuti, Tiera Guinn Fletcher e Franco Ongaro), i legami tra invenzioni e scoperte (con Carlo Cellucci e Mario De Caro), i rapporti tra scienza, fantasy e fantascienza (con Amedeo Balbi, Roberto Natalini, Andrea Plazzi, Silver e Licia Troisi) e molto altro.
La ricerca dell’eco primordiale dell’Universo e la nascita della nuova astronomia multimessaggera saranno al centro del dibattito tra ASI, INAF, INFN, insieme a tematiche scientifiche di attualità, dal racconto dell’Italia su Marte alle nuove prospettive spaziali per studiare la Terra dall’alto, passando per i pianeti a confronto, fino alla elaborazione della Tavola Periodica, incontri a cui prenderanno parte ASI, CNR, INAF, INFN, INGV.
I prodigi della mente e le creazioni a cui riesce a dar vita saranno il punto di partenza anche degli spettacoli del Festival, con un programma che esplora le dimensioni della scienza e delle arti. Si comincia all’insegna della musica con la première Leonardo – Shaping the invisible, omaggio al genio leonardiano del professor Martin Kemp con l’ensemble vocale britannico I Fagiolini, diretto dal maestro Robert Hollingworth, si prosegue con DNA, un progetto AIRC e DEPRODUCERS che racconta il valore della ricerca oncologica nel nostro Paese. Dall’incontro di quattro musicisti e produttori del calibro di Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia nasce un progetto innovativo e coinvolgente, un connubio senza precedenti tra musica e scienza, con la preziosa collaborazione del filosofo e frontman d’eccezione Telmo Pievani. Si approda infine alla danza, con le prodezze sulle punte della danzatrice Marta Ciappina durante la conferenza-spettacolo La danza della mente, con Mario Rasetti. Immagini in movimento protagoniste della proiezione del film Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, seguito da dibattito con il regista. Riservati alle scuole, l’anteprima del film Science Fair definito dal settimanale Variety “un’ode ai giovani geeks da cui dipende il nostro futuro”, lo spettacolo interattivo Quando spazio e terra si incontrano e le avventure di Martina Tremenda nello spazio.
Ai numerosi appuntamenti del programma principale del Festival si affiancano inoltre gli appuntamenti riservati ai ragazzi con exhibit, altri eventi per le scuole e tanti divertenti laboratori (a cura di ESA-Agenzia Spaziale Europea, Psiquadro, FablabforKids – piattaforma educativa di Fablab Torino – INAF, INGV, INFN). Tra le tante attività, i piccoli inventori in erba potranno cimentarsi con satelliti e astronavi, mettersi alla prova con razzi e sfide spaziali, costruire città evento, addentrarsi nei segreti della robotica (in collaborazione e con il supporto di Campus Store), accendere costellazioni, scoprire cosa si nasconde “nella pancia” di un vulcano e persino sperimentare la realtà virtuale nella fisica delle particelle. E per meravigliarsi con gli occhi arrivano le mostre INside / INvention (in collaborazione con l’Ufficio Brevetti e Marchi del MISE e a cura di Vittorio Marchis), Il cosmo in un bicchiere (a cura di INFN, in collaborazione con ISIA), Planet Earth: 21st Century (con il progetto artistico di Daniela Comani e la cura di Antonella Sbrilli e Maria Grazia Tolomeo), Scienza fra le nuvole (con ASI, CNR, IIT, INAF, INFN, INGV) e Da zero a ∞ (progetto dell’INAF e dell’European Southern Observatory a cura di Davide Coero Borga, Stefano Sandrelli e Anna Wolter).
Foto: ©Musacchio&Ianniello.