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    La Sapienza firma un accordo per progetti e ricerche sulla memoria della Shoah

    5:24 am
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    ROMA – Al via un nuovo progetto che coinvolge l’Ateneo e le organizzazioni ebraiche per la ricerca e la formazione delle giovani generazioni sulla Shoah. Lunedì 24 ottobre, presso la Sala del Senato accademico, è stato firmato un accordo quadro per attività di ricerca e formazione e iniziative culturali sulla memoria della Shoah tra la Sapienza e la Fondazione Museo della Shoah, la Comunità ebraica di Roma, la Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, l’Unione delle comunità ebraiche italiane e la Fondazione Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah.

    “Tutti noi abbiamo il dovere di conservare la memoria e, soprattutto, di trasmetterla ai giovani affinché non si dimentichino e non si ripetano mai più tragici eventi come la Shoah – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – Il percorso intrapreso oggi, nel riconoscere alla storia fondata sui fatti un’assoluta rilevanza formativa, quale elemento culturale necessario per catalizzare i processi di costruzione sociale della memoria, ha l’obiettivo di promuovere il rispetto delle persone in ogni contesto”.

    L’accordo prevede collaborazioni in settori di ricerca comune: progetti di ricerca nazionali e internazionali che coinvolgano studiosi e referenti delle parti, attività di divulgazione culturale e formative, pubblicazione dei risultati delle ricerche svolte sui fondi conservati dalle parti in modo congiunto, organizzazione di eventi comunicativi come conferenze, mostre e congressi, creazione di una rete di riferimenti sugli studi della Shoah e sul ruolo delle teorie mediche razziali nell’Olocausto, anche attraverso il coinvolgimento di istituzioni internazionali, creazione di siti e banche dati per promuovere e divulgare i risultati delle ricerche e delle iniziative, coinvolgimento di studiosi delle parti nell’organizzazione di corsi di alta formazione, master, lezioni nei dottorati di ricerca.

    Con accordi attuativi potranno essere avviate singole attività di ricerca sulla Shoah, con particolare focus sull’Italia, attraverso l’analisi delle fonti, allo scopo per esempio di ricostruire biografie ancora sconosciute o poco note degli ebrei perseguitati e dei medici italiani collaborazionisti, di rintracciare i nomi dei docenti universitari espulsi da Sapienza dal 1938 e ricostruirne la biografia professionale durante e dopo la guerra, di avviare ricerche sui prigionieri vittime di sperimentazioni mediche nei lager. L’accordo prevede anche l’eventuale organizzazione di tirocini e stage formativi per gli studenti.