ROMA – Oggi, alle ore 11:00, La Sapienza conferirà il Dottorato di ricerca honoris causa in Storia disegno e restauro dell’architettura a Mario Botta, uno dei più noti ed influenti Architetti contemporanei che, con la sua visione e con le sue realizzazioni, ha segnato in modo incisivo e significativo parte del XX secolo e l’inizio del XXI secolo.
Il tratto distintivo del percorso professionale di Mario Botta è rappresentato dalla forte componente umanistica unita all’arte in una comunione di intenti nella quale creatività artistica e progettualità architettonica si fondono in un unicum inscindibile. Al contempo Botta ha dimostrato di tenere in considerazione anche altri fattori, come le diverse culture di appartenenza, il genius loci e la storia.
Il suo modo di fare architettura, già visibile nei primi lavori in Svizzera, nelle progettazioni di case private, uffici, musei e gallerie, si è imposto subito come originale e portatore di novità nel panorama internazionale ed è sintetizzabile in una sua frase ricorrente: “la natura deve essere parte dell’architettura così come l’architettura deve essere parte della natura”.
Botta ha affiancato un’intensa attività di progettazione, collaborando con maestri come Le Corbusier, a un costante e importante impegno dedicato all’insegnamento e alla ricerca. Attraverso le sue opere ha rappresentato la grande tradizione italiana – pur essendo ticinese di nascita e residenza – come ebbe a sottolineare Paolo Portoghesi che gli manifestò la propria gratitudine.
La cerimonia di conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa si aprirà con la prolusione della rettrice Antonella Polimeni. Seguirà l’allocuzione di Piero Cimbolli Spagnesi, coordinatore del Dottorato di ricerca in Storia, disegno e restauro dell’architettura. L’elogio del candidato sarà pronunciato da Luca Ribichini. In conclusione la lectio magistralis di Mario Botta.
“Conferire il Dottorato di ricerca honoris causa a Mario Botta – ha dichiarato la rettrice Antonella Polimeni – significa riconoscergli le straordinarie qualità dimostrate nel corso della sua prolifica ed intensa attività di studio e professionale, che si fondono perfettamente con la tradizione di eccellenza che caratterizza la nostra Università”.
Biografia
Dopo essersi diplomato a Milano presso il Liceo Artistico, nel 1964 ha iniziato il suo percorso accademico iscrivendosi all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, IUAV. Nel 1965 ha collaborato con l’Architetto Le Corbusier alla realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo veneto e successivamente, insieme a Louis Kahn, ha organizzato e allestito la mostra dedicata al progetto per il nuovo Palazzo dei Congressi da realizzarsi all’interno dei Giardini della Biennale nella città di Venezia.
Queste figure resteranno scolpite nell’animo e, insieme a Carlo Scarpa, saranno considerate decisive nella sua evoluzione e maturazione di architetto. A partire dagli anni Settanta ha aperto uno studio a Lugano, affiancando ad un’intensa attività di progettazione, un costante ed importante impegno dedicato all’insegnamento e alla ricerca. Ha tenuto moltissime lezioni, conferenze, seminari e corsi di architettura in diverse Scuole e Università nel mondo.
Nel 1976 è stato nominato professore presso il Politecnico di Losanna e nel 1987 ha insegnato presso la Yale School of Architecture a New Haven; dal 1983 è professore titolare della Scuola Politecnica Federale di Losanna; dal 1982 al 1987 è stato anche componente della Commissione Federale Svizzera delle Belle Arti. Dalla metà degli anni novanta, invece, è diventato ideatore e fondatore dell’Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera. La nuova scuola pensata da Botta, sia da un punto di vista culturale che pedagogico, ha una forte impronta umanistica intesa quale sintesi delle diverse competenze e dei diversi saperi: scienze umane e sociali, disegno, conoscenze tecniche, competenze operative, pensiero critico e storico.
Nella sua lunga carriera ha conseguito importanti premi nazionali ed internazionali, tra i quali il Premio Europeo per la Cultura ricevuto nel 1995, il Merit Award for Excellence in Design by the AIA nel 1996, ottenuto per il progetto del Museo d’Arte Moderna a San Francisco, e la Legione d’Onore della Repubblica Francese nel 1999.