VERONA – La Danza e la Riforma: la sinfonia più scatenatamene dionisiaca dell’austero Beethoven viene accostata in modo originale a quella più rigorosa del brillantemente eclettico Mendelssohn. È ciò che propone questo fine settimana, per il suo ritorno a Verona, il maestro romano Antonio Pirolli, molto impegnato in particolare sul fronte operistico in Italia e all’Estero, dove è tuttora a Lisbona Direttore principale della Sinfonica cittadina e Direttore musicale del Teatro São Carlos. Sul podio dell’Orchestra di Fondazione Arena torna dopo tredici anni per un concerto, il 5° della Stagione 2023, che apre una serie di appuntamenti sinfonici che animeranno la primavera veronese ogni settimana esplorando la grande musica da Bach e Purcell a Berio e Bosso, dal Barocco alla Contemporaneità con grandi interpreti di oggi e giovani talenti di rilievo internazionale.
La celeberrima Settima sinfonia in La maggiore fu scritta dal maturo e affermato (ma sempre discusso) Ludwig van Beethoven tra il 1811 e il 1812. Il compositore di Bonn (1770-1827) era già diventato un cittadino viennese e qui, nella capitale asburgica, avrebbe eseguito per la prima volta molte delle sue opere più significative in concerti ampi e memorabili. Anche se al suo apparire, la Settima destò meno chiasso (letteralmente) della contemporanea Vittoria di Wellington, presto entrò nelle orecchie e nei cuori di appassionati, critici e dilettanti. Definita anni dopo da Wagner “apoteosi della danza, la danza nella sua essenza più sublime”, offre un’esplorazione inesausta della forma sinfonica attraverso il ritmo, vitale e pervasivo: la classica introduzione crea scale ascendenti che raggiungono un’apparente stasi su una sola nota tenuta, ribattuta, da cui rimbalzerà tutto il primo Vivace; lo Scherzo Presto e l’Allegro con brio finale sono cavalcate sempre più scatenate fra ii virtuosismi dell’Orchestra; rimane il secondo tempo, il famoso Allegretto, amatissimo dal cinema, processione solenne e dolorosa, fuori dal tempo (e che però, come dice il titolo, non è un tempo lento).
All’organico della Settima (archi; legni, corni e trombe a due; timpani) si aggiungono tre tromboni per la Quinta sinfonia di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-’47). Quinta che era in realtà la seconda da lui composta: enfant prodige prolifico, dotto, meticoloso nonché impegnato apostolo della musica di Bach, del quale contribuì in modo significativo alla diffusione e riscoperta, l’amburghese Mendelssohn scrisse appena ventenne questo omaggio alla Riforma luterana (fede abbracciata dalla propria famiglia di origini ebraiche) per le celebrazioni dei trecento anni. Il lavoro non fu eseguito se non qualche anno dopo e lo stesso autore non vi si affezionò mai, tanto che venne pubblicato postumo (con la numerazione attuale). Siamo di fronte ad una sinfonia “classica” in quattro movimenti, di cui il primo con introduzione lenta (dove compare il cosiddetto Amen di Dresda). Inedita, nella pur sempre ricca invenzione melodica di Mendelssohn, è la tinta austera che pervade l’intera composizione, anche nei movimenti centrali in Si bemolle maggiore. Il soprannome della Sinfonia viene dal movimento finale, costruito con variazioni e fugati sul corale bachiano Ein feste Burg ist unser Gott.
Il 5° concerto sinfonico debutta venerdì 14 aprile alle ore 20 e replica sabato 15 aprile alle 17. È possibile acquistare biglietti singoli ed esplorare la ricca primavera sinfonica veronese con i nuovi mini-carnet da 3 o 6 serate al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico.
Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare BCC di Verona e Vicenza, per il sostegno alle attività della Stagione Artistica 2023 al Teatro Filarmonico in qualità di main sponsor.
Novità 2023: il Preludio raddoppia e offre un’introduzione all’ascolto prima di ogni concerto. La rassegna Ritorno a teatro prosegue anche per la Stagione Sinfonica, fra le diverse iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. In questo percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica, il mondo della Scuola potrà assistere agli spettacoli in cartellone al Teatro Filarmonico con l’opportunità di partecipare ad un Preludio nella prestigiosa Sala Maffeiana un’ora prima dell’inizio a cura della Fondazione Arena di Verona. Per il 5° concerto è possibile prenotare la partecipazione sia al Preludio di venerdì 14 aprile alle 19.00 sia a quello di sabato 15 aprile alle 16.00. Info e prenotazioni: Area Formazione e Promozione Scuole scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933.
Biglietteria Arena di Verona: Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona. Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 e sabato 9.15-12.45. Tel. 0458005151.
Biglietteria Teatro Filarmonico: Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona. Aperta due ore prima dello spettacolo. Tel. 0458002880.