CEFALÙ (PA) – La Fondazione Mandralisca di Cefalù, presieduta dal professore Vincenzo Garbo, presenta la rassegna “Incontri culturali al Museo”, un ciclo di appuntamenti pensati per il mese di marzo, definiti in collaborazione con il professore Giuseppe Saja, curatore delle attività culturali della Biblioteca del Museo Mandralisca, che puntano ad approfondire temi legati alla tradizione siciliana, alla storia e all’attualità.
«Il programma degli Incontri al Museo di marzo – sottolinea Giuseppe Saja – inaugura un percorso di attività che puntano ad arricchire l’offerta culturale della città di Cefalù, rendendo un ideale omaggio alla poliedrica figura di Enrico Pirajno Barone di Mandralisca, al suo infaticabile operare tra recupero intelligente del passato e viva attenzione verso il presente. Sarà infatti questo il filo conduttore delle nostre proposte anche per i mesi a venire, memori dell’insegnamento che ci ha lasciato il Barone ovvero guardare il tempo trascorso per meglio comprendere quello attuale».
Si comincia sabato 11 marzo alle ore 17.30 presso il Teatro Comunale Salvatore Cicero di Cefalù (via Salvatore Spinuzza, 115) con la conferenza a più voci dal titolo “Il dialetto siciliano: lingua madre. Storia, parole, musica”, promossa dallo studioso e poeta Giuseppe Pappalardo, volta a sottolineare l’importanza della conoscenza del dialetto – considerato una lingua a tutti gli effetti – strumento che ancora oggi ricopre un ruolo primario nella comprensione della storia della Sicilia e nella salvaguardia del suo ricco patrimonio letterario.
Alla conferenza – che verrà introdotta dal professore Vincenzo Garbo – saranno presenti: Carmen Cutrera, che modererà l’incontro, l’attore Anton Giulio Pandolfo che leggerà alcuni brani tratti dal patrimonio storico dialettale, Santo Grasso, Pierpaolo Petta e la professoressa Floriana Fascella, Linguista.
Il pubblico sarà coinvolto in un ideale percorso attraverso i secoli che hanno visto protagonista la nostra Isola, durante i quali si sono avvicendati eventi storici e linguistici tali da far concludere allo studioso Giuseppe Pitrè che nel dialetto sia racchiusa l’essenza della Sicilia.
Per l’appuntamento di sabato 18 marzo, sempre alle ore 17.30, ci si sposterà nella Sala della Pinacoteca del Museo Mandralisca (via Mandralisca, 13) dove verrà presentato il libro “L’Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell’indipendenza energetica”, scritto da Giuseppe Oddo e Riccardo Antoniani (Feltrinelli Editore). Dialogheranno con gli autori il giornalista Franco Nicastro e il magistrato Vincenzo Calia.
Nell’ultimo appuntamento di marzo, sabato 25 alla Sala della Pinacoteca del Museo, verranno approfonditi due importanti volumi relativi al periodo borbonico in Sicilia.
Per l’occasione Santo Lombino, Direttore del Museo delle Spartenze di Villafrati, Vincenzo Garbo e Giuseppe Saja presenteranno il testo di Franco Spiridione dal titolo Francesco Bentivegna. Storia della rivolta del 1856 in Sicilia organizzata dal barone Francesco Bentivegna in Mezzojuso e da Salvatore Spinuzza in Cefalù (Edizioni I Buoni Cugini), una disamina dettagliatissima, quasi un diario postumo, che segue giorno per giorno, quasi ora per ora, la fallita impresa rivoluzionaria del barone Bentivegna nel novembre 1856.
A completamento dell’approfondimento storico verrà presentato anche il libro, curato da Ivo Tiberio Ginevra e Anna Squatrito, di Giovanni Raffaele, “Le torture in Sicilia al tempo dei Borboni” (Edizioni I Buoni Cugini). Nel volume viene riportata la corrispondenza intercorsa tra Raffaele e la stampa inglese dal 1850 al 1860, nella quale venivano denunciate le torture – mai confermate dal governo borbonico – esercitate soprattutto sui prigionieri politici.
Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 17.30, l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.