Homepage CULTURA La bellezza ardente del Parco Archeologico dei Campi Flegrei

    La bellezza ardente del Parco Archeologico dei Campi Flegrei

    6:15 am
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    POZZUOLI (NA) – Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei è presente con un secondo video https://youtu.be/7byg2l1jJ5o sul canale YouTube del Mibact, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti della cultura statali hanno aderito alla campagna #iorestoacasa, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con innumerevoli contributi audiovisivi per permettere al pubblico di continuare a godere da casa del patrimonio culturale nazionale.

    Le immagini del filmato “Il viaggio tra Archeologia, Natura e mare” accompagnano il visitatore virtuale alla conoscenza dei tanti siti e monumenti compresi nel Parco Archeologico dei Campi Flegrei, integrandoli in un unico grande parco diffuso su tutto il territorio flegreo:  il museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, l’Anfiteatro Flavio, il Parco Archeologico di Cuma, la Piscina Mirabilis, il Sacello degli Augustali, lo Stadio di Antonino Pio, il Tempio di Serapide, la Tomba di Agrippina, il Tempio di Apollo sul lago d’Averno, il Parco Archeologico Sommerso di Baia, la Necropoli di Via Celle, il Parco Archeologico delle Terme di Baia sono una parte del meraviglioso patrimonio archeologico che aspetta solo di essere visitato dal vivo appena sarà possibile.

    Con questa iniziativa il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione e didattica.

    Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto.  Sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono inoltre già presenti diversi contributi dei luoghi della cultura statali della Campania.