Homepage ROMA & PROVINCIA Kintsugi da frammenti a oggetto d’arte

    Kintsugi da frammenti a oggetto d’arte

    5:37 am
    SHARE

    ROMA – L’Istituto Giapponese di Cultura in Roma presenta l’incontro “Kintsugi da frammenti a oggetto d’arte”, a cura del Maestro Kiyokawa Hiroki organizzato in collaborazione con Ambasciata del Giappone preso la Santa Sede in occasione dell’ottantesimo anniversario delle relazioni tra Giappone e Santa Sede. Dimostrazione, spiegazione e dibattito con Luciana Tozzi, Direttore Restauratore e Conservatore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Così Oriente e Occidente si confronteranno sull’opportunità di celare o enfatizzare crepe, restituire all’opera l’aspetto originario o ridefinirla in virtù del danno.

    Martedì 22 novembre 2022 ore 17.00

    Istituto Giapponese di Cultura

    via Antonio Gramsci 74 Roma

    Ingresso libero fino a esaurimento posti

    con la partecipazione straordinaria di Luciana Tozzi, Direttore Restauratore e Conservatore della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

    Il kintsugi

    Il kintsugi, letteralmente “riparare con l’oro” è un procedimento tradizionale per restaurare la ceramica ma non solo. Anche la porcellana, il vetro o la lacca possono essere riparate con questo metodo; recentemente sono stati fatti dei tentativi anche con i prodotti plastici e resine sintetiche, che hanno dato buoni risultati. Questa tecnica utilizza principalmente lacca (urushi) e polvere d’oro, con un processo di 6-10 fasi che comporta una lavorazione di lunga durata dai 2 ai 3 mesi, anche per la lenta asciugatura della lacca all’interno del muro. Nota dal periodo Edo, oggi, oltre all’oro, possono essere impiegati anche altri materiali decorativi come madreperla, lacca colorata, metalli preziosi.

    Il Maestro Kiyokawa Hiroki è nato nella prefettura di Osaka nel 1957. Rimasto orfano di padre, si è dedicato allo studio del restauro in diverse botteghe ed è diventato artigiano indipendente all’età di 28 anni. In circa 45 anni di attività ha applicato le tecniche di restauro con la lacca non solo su contenitori e utensili, ma anche su elementi architettonici di templi e santuari, statue buddiste, mobili antichi, strumenti musicali e altro. Ha lavorato anche al restauro di una statua di gesso della Vergine Maria. Dal 2015 tiene dei corsi di kintsugi a Tokyo e Kyoto; è ricercatissimo anche dai media per documentari e trasmissioni televisive e radiofoniche mensili, come Kintsugi Time Travel. Attualmente, oltre a gestire il suo atelier a Kyoto, è amministratore dell’organizzazione non profit “Resilie”. Attraverso le varie attività è impegnato nella tutela e nella trasmissione dell’antica arte del kintsugi.