Homepage POLITICA Intervista all’Avv. Ernesto Tedesco – Candidato Sindaco al Comune di Civitavecchia

    Intervista all’Avv. Ernesto Tedesco – Candidato Sindaco al Comune di Civitavecchia

    8:30 am
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    Quali sono le vostre politiche per lo sviluppo economico e turistico del territorio di Civitavecchia?

    “Mettere in vetrina quello che abbiamo, perché è da lì che bisogna partire. Il crocierismo ha una quota non indifferente, perché parliamo di piccole percentuali di numeri però enormi, nel possibile sviluppo turistico. E poi valorizzazione: della costa, del porto storico, delle specialità culinarie e delle tradizioni culturali, anche di quei tesori nascosti come gli affreschi di piazza Leandra. Senza dimenticare il Mercato, che noi pensiamo anche come vetrina delle produzioni agroalimentari del territorio e, ancora, aperto oltre gli orari attuali, come centro di aggregazione. Tutto ciò noi lo abbiamo in centro, eppure ci resta ancora molto da proporre. Tipo il parco archeologico che sta venendo fuori nei pressi della Ficoncella, quindi accanto al parco termale e al parco acquatico. Quale realtà ha queste potenzialità ancora inespresse da proporre?”.

    In un’ottica di sviluppo economico del territorio, quali saranno i rapporti tra Comune di Civitavecchia e Autorità Portuale?

    “Non si può pensare che il porto abbia un “sindaco” e la città un altro. Giorni fa sono stato ospite in Autorità di sistema, ho potuto visionare i progetti relativi alla esecuzione del piano regolatore portuale: tutto molto bello, ci sono linee di sviluppo interessanti, a partire dal Marina Yachting e passando per la ricostruzione della Terrazza Marconi distrutta dai bombardamenti. Ben venga allora l’acquisizione del porto storico, dalla Rocca al Forte passando per la Darsena: ma il Comune deve seguire passo passo anche gli sviluppi del traffico merci, i progetti per migliorare il profilo ambientale, per far sì che i crocieristi divengano davvero una risorsa anche economica per il territorio”.

    In questa fase di crisi, anche dal punto di vista occupazionale, quali saranno le azioni per la salvaguardia dei posti di lavoro? E quali saranno i vostri rapporti con il Polo Energetico in vista della eventuale chiusura nel 2025 della centrale a carbone?

    “In materia di polo energetico ci siamo mossi su una linea logica: perché chi produce qui energia con i metodi tradizionali, magari altrove investe in innovazione tecnologica? Allora benissimo la decarbonizzazione, ma la vera sfida il territorio deve porla su un altro tema: far diventare la città pilota di un progetto a 360 gradi sulle energie rinnovabili. Chiaramente, sul piano degli attuali livelli occupazionali non ci dovrà essere la minima ripercussione, né sui dipendenti diretti né sull’indotto, che anzi andrà adeguatamente formato per tempo perché tutte le aziende locali riescano a raccogliere la sfida per le rinnovabili, trasformandola in opportunità. D’altronde il direttore di Enel Tamburi, alla Camera, ha detto che non prevede crisi occupazionali. La novità è che al Comune da adesso in poi ci sarà chi controlla che sia vero”.

    Nel settore della sanità pubblica, quali sono le vostre proposte per il miglioramento dell’Ospedale San Paolo? Dato l’alto afflusso di turisti e croceristi, avete in programma la realizzazione di una struttura di soccorso nei pressi dell’area portuale?

    “Le competenze di Sindaco e Comune in materia di sanità sono notoriamente assai limitate. Certamente però quell’impostazione di ascolto delle categorie che caratterizza fortemente il nostro programma non può sorvolare su un tema simile: anzi, proprio il coinvolgimento dei medici che operano sul territorio sarà la base dell’azione amministrativa della mia gestione. E i progetti per la creazione di una rete di servizi socio-sanitari sul territorio andranno fortemente valorizzati e finanziati attraverso la partecipazione a specifici bandi”.

    Quali proposte e idee per fermare l’allontanamento delle giovani generazioni, e non, da questo territorio? In riferimento a occupazione, sviluppo, tasse alte, questione ambientale.

    “Il primo punto del nostro programma, che abbiamo voluto distribuire nelle case di tutti i civitavecchiesi, si intitola: “Inversione di tendenza: qui si lavora, a Londra si va in vacanza”. E non è un caso. Ripeto spesso che dobbiamo restituire il sorriso a questa città e senza operare in tutti i settori, con particolare riferimento ai quattro citati nella domanda, ciò non sarà possibile. Quindi massima attenzione, coinvolgimento di tutti e siamo certi che Civitavecchia tornerà bellissima”.