CIVITAVECCHIA – 23 agosto 2017: una data che resterà nella memoria di tutti coloro che hanno conosciuto Don Egidio Smacchia, uomo e sacerdote che da Tolfa ha portato in tutto il mondo il messaggio di amore e di fratellanza che aveva assimilato nei primi anni del seminario e durante il periodo trascorso nell’oratorio di Allumiere accanto ai giovani (ed ai meno giovani), che numerosi lo hanno seguito nella missione del soccorso ai poveri, agli emarginati, agli “ultimi”, quelli che fanno fatica a mantenere il passo veloce imposto dalla società moderna.
Ecco, Don Egidio ci ha insegnato a fermarci, ogni tanto, nella nostra affannosa ricerca della felicità, del benessere a tutti i costi, ed a voltarci indietro per “aspettare” coloro che senza il nostro aiuto non riescono a rimanere al nostro passo.
Fino a quando, oltre 5 anni orsono, egli decise di fondare l’Associazione Il Ponte, oggi Centro di Solidarietà, che nel lungo cammino intrapreso si è occupata dei giovani presi dalle “dipendenze”, dipendenza dai farmaci, dall’alcol, dalle sostanze tossiche ed, in tempi più recenti, dal gioco d’azzardo.
Ormai da più di venti anni l’attenzione della Associazione è rivolta ai minori ed adolescenti, oltre che alle scuole di ogni ordine e grado, perché prevenire è meglio che curare, e Don Egidio ci ha insegnato che solo intervenendo ai momento iniziale del manifestarsi del disagio giovanile è possibile vincere una sfida terribile con la voglia di autodistruzione, che si impossessa di chi non riesce ad affrontare le difficoltà spesso emergenti all’interno delle famiglie più indifese di fronte a dinamiche relazionali complesse e di non facile gestione.
Di tutto ciò ha voluto rendersi conto di persona il Vescovo di recente nomina della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, Mons. Gianrico Ruzza, che venerdì pomeriggio, prima della celebrazione della messa in suffragio di Don Egidio alla presenza dei familiari, di alcuni fedeli parrocchiani de La Bianca e di tutte le componenti dell’Associazione, ha visitato le tre strutture (Accoglienza, Comunità e Centro d’Ascolto) che ospitano circa 70 ragazzi, ragazze e madri con bambini, oltre a seguire altri dieci giovani in fase non residenziale e tanti cittadini del comprensorio, che frequentano il Centro di Ascolto ed Orientamento “La Formica” di Via Isonzo, di recente costruzione.
Il Vescovo ha parlato con i giovani ed ha ascoltato con vivo interesse le storie di chi sta effettuando un sofferto percorso educativo, terapeutico-riabilitativo volto alla ricostruzione della personalità, per riprendere in pieno il controllo della propria vita, riallacciando le relazioni con la famiglia e riprogettando un futuro più sereno all’interno della società.
Questo grazie agli operatori, ai volontari ed a tutti coloro che sostengono in vario modo le attività dell’Associazione.
Il Ponte Centro di Solidarietà di Don Egidio Smacchia