VITERBO – Map4Accessibility è una sigla complessa che sta a significare: “Civic engagement of HEI students in the creation of a Pan-European mapping app for socially inclusive higher education institutions and accessible European cities”. L’Università della Tuscia ricopre in questo nuovo progetto il ruolo di coordinatore, con i seguenti partners: Association de Recherche et de Formation sur l’Insertion en Europe, ESCP Business School, Università di Catania, South West University “Neofit Rilski”, Associação Salvador e Europroject.
L’obiettivo principale consiste nell’incrementare l’accessibilità agli spazi pubblici, come ad esempio parchi, uffici, trasporti e anche la stessa università, e rendere questi ambienti alla portata di tutti, in particolar modo per le persone con disabilità. Attraverso l’utilizzo di un’applicazione mobile potranno mappare ed individuare le barriere fisiche presenti nei servizi urbani e, per gli studenti coinvolti nel progetto, sono previsti crediti formativi anche extra-curricolari. L’impatto del progetto toccherà anche le stesse Università e le istituzioni in generale, che verranno stimolate ad adottare soluzioni e piani per l’accessibilità ai servizi urbani per i cittadini disabili e non solo. Il fine ultimo è quindi quello dell’aumento dell’inclusione sociale, all’interno e all’esterno delle università. La ricerca, guidata da Giuseppe Calabrò, docente di Elettrotecnica e di Tecnologie per la Fusione del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa, affiancato dai docenti Raffaele Pelorosso del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Luisa Carbone e Tony Urbani, afferenti al Dipartimento di Scienze Umanistiche, della comunicazione e del turismo, e Andrea Zingoni del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa, ha ottenuto un finanziamento di circa quattrocentomila euro da parte dell’Unione Europea, nell’ambito del programma “Call 2022 Cooperation partnerships in higher education KA220-HED applications sample”.
Map4Accessibility si avvarrà dell’aiuto di studenti ingaggiati con un approccio pedagogico innovativo – Service-Learning – che unisce il “Service” quali azioni solidali e il volontariato e il “Learning” cioè l’acquisizione di competenze professionali e didattiche, rivolte alla sfera sociale, affinché gli studenti possano sviluppare le proprie conoscenze attraverso un servizio per la comunità. Il progetto non si rivolge però ai soli disabili, gli studenti coinvolti, attraverso la partecipazione diretta alla ricerca, acquisiranno consapevolezza di essere agenti attivi nello svolgimento di azioni migliorative per il cambiamento del loro ambiente, a beneficio dell’intera collettività.