ROMA – Il Bodhisattva Avalokiteshvara, il signore che guarda dall’alto con sguardo compassionevole, una delle opere più importanti provenienti dal Nepal presente sul territorio italiano, è protagonista del nuovo contributo https://youtu.be/GGFWiDxWUxM del Museo delle Civiltà di Roma per la campagna La Cultura non si Ferma, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali continuano a fornire contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone di conoscere e ammirare da casa il patrimonio culturale nazionale.
In questo video, il curatore dei settori Tibet e Nepal del Museo delle Civiltà di Roma, Massimiliano Polichetti, analizza una delle 108 forme principali del Bodhisattva Avalokiteshvara. Si tratta di un’opera lignea e policroma con inserti di pietre dure e semipreziose, proveniente dal Nepal e databile tra il XVII e XVIII secolo. L’opera giunge allo Stato grazie alla donazione, perfezionata nel 2005, di Francesca Bonardi, moglie del professor Giuseppe Tucci, e fotografa d’eccezione durante le diverse spedizioni scientifiche in India, nel Tibet e nel Nepal, del marito.
La divinità, rappresentata con undici volti e otto braccia, è la personificazione della mahakurana, la grande compassione intesa in senso empatico, la quale non è rivolta solo alla sofferenza ma anche alla gioia di tutti gli altri esseri. In effetti, i Bodhisattva sono quegli esseri spirituali che scelgono di non estinguersi nella “samyak sambodhi”, la completa e definitiva estinzione, ma decidono di rimanere legati al “samsara”, il circolo delle rinascite inconsapevoli, scegliendo di reincarnarsi, ovvero di nascere consapevolmente nei sei mondi, non solo quello umano, bensì quello animale, infernale e gli altri, per portare soccorso agli esseri che in questi luoghi provano la sofferenza nelle sue varie sfumature.
Il video è un ulteriore interessante contributo del Museo delle Civiltà di Roma all’offerta culturale digitale che gli istituti del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, in un impegno costante e corale, implementano quotidianamente per garantire la fruizione del patrimonio. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative digitali in atto. Sulla pagina La cultura non si ferma del sito https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento, sono inoltre già presenti diversi contributi dei luoghi della cultura statali del Lazio.