ROMA – Il 31 luglio 2024, alle ore 17:00, nella sede dell’Ambasciata di El Salvador in Italia, il Comandante in sede vacante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Roma ha consegnato a S.E. l’Ambasciatore 9 beni archeologici di cultura preispanica appartenenti allo Stato di El Salvador.
L’indagine, che ha consentito il recupero dei beni archeologici, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma scaturita da attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente dai Paesi del Centro Sud America. Si procedeva al sequestro di 9 reperti di presumibile interesse storico archeologico risalenti alle civiltà precolombiane e/o preispaniche, custoditi presso l’abitazione di un collezionista romano.
Con la collaborazione dei funzionari archeologi della Direzione Nazionale del Patrimonio Culturale – Direzione di Archeologia del Ministero della Cultura di El Salvador, si accertava che i reperti archeologici sequestrati erano indiscutibilmente autentici, di cultura preispanica risalenti al tardo periodo classico (600 – 900 d.C.) e provenienti dalla Repubblica di El Salvador. Per i nove beni archeologici i funzionari del Ministero della Cultura salvadoregno ne richiedevano la restituzione in quanto pertinenti al patrimonio culturale del loro Stato. Il 19 marzo 2024 veniva emesso dal Tribunale di Roma – Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari il relativo decreto di dissequestro per la restituzione dei beni archeologici autentici alle Autorità di El Salvador.