BOLOGNA – Rendere i giovani protagonisti dello sviluppo sostenibile. È con questo obiettivo che a Bologna – durante la 16^ edizione del Festival Francescano – si è svolto sabato scorso l’evento “Patto per il Futuro delle Nazioni Unite e Dichiarazione per le Future Generazioni. Una nuova stagione di impegno per i Giovani”.
L’incontro, organizzato da Earth Day Italia, è la prima tappa di un tour di eventi che coinvolgerà diverse città italiane, oltre a due tappe speciali: Baku, in occasione della COP29, e Roma durante le celebrazioni del Giubileo di Papa Francesco. Obiettivo del tour: offrire ai giovani una piattaforma di lancio per iniziative capaci di accelerare la transizione in atto.
Al convegno di Bologna hanno partecipato Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministero per lo Sport e i Giovani; Generale Massimiliano Conti, Vicecapo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Maria Siclari, Direttore Generale ISPRA; Pierpaola D’Alessandro, Direttore Generale Vicario di Roma Capitale; Luigi Di Marco, Segreteria Generale ASviS; Arianna Notaristefano, Project Manager Centro ELIS.
“Con il Patto per il Futuro le Nazioni Unite hanno rilanciato l’urgenza di una governance più efficace per rispondere alle grandi sfide planetarie del nostro tempo, prime tra tutte quelle poste dalle transizioni ecologica e digitale. Ma affrontare queste grande incertezze per il futuro impone anche l’impegno morale di tenere conto dei giovani e delle future generazioni su cui ricadranno le conseguenze delle nostre decisioni di oggi – ha spiegato Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia, moderatore del dibattito – I giovani devono essere parte attiva di questo cambiamento d’epoca, ed è per questo che abbiamo intrapreso questo percorso da una parte di divulgazione dei contenuti del Patto e dall’altro di opportunità di consapevolezza e confronto.”
Il dibattito è stato animato da due interviste esclusive a SER Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ed a Padre Paolo Benanti, Presidente della commissione sull’intelligenza artificiale per l’informazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Crediamo nel rilancio forte delle politiche per i giovani, sia attraverso le istituzioni ministeriali sia attraverso l’Agenzia Italiana per la Gioventù – dichiara Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministero per lo Sport e i Giovani – Ci sono programmi comunitari da attuare che consentono di creare un ecosistema nel quale i giovani abbiano la possibilità di far sentire la propria voce e di esporre un punto di vista di cui abbiamo assoluto bisogno”.
Per il Generale Massimiliano Conti, Vicecapo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica “Il Patto per il Futuro è senza dubbio una grande opportunità per rafforzare un percorso di supporto alle politiche della sostenibilità ambientale e sociale, diventate prioritarie per le nostre comunità. I giovani devono esserne gli attori principali, in ragione del ruolo che avranno ora e negli anni futuri per il raggiungimento degli obiettivi.”
L’evento è stata l’occasione per lanciare importanti iniziative del 2025; come il Giubileo su cui si è espressa Pierpaola D’Alessandro, Direttore Generale Vicario di Roma Capitale: “Roma Capitale si è preparata per accogliere al meglio i giovani provenienti da tutto il mondo in occasione del Giubileo – ha spiegato – La città è pronta e aspetta l’energia dei giovani per raggiungere un futuro migliore e sostenibile. Consiglio a tutti di leggere il Patto per il Futuro perché è effettivamente la base di un avvenire migliore. Tra gli eventi del Giubileo ce ne saranno due, ad aprile e ad agosto, dedicati ai giovani e agli adolescenti. Saranno occasioni importanti per dialogare sui temi del futuro e della sostenibilità.”
“Serviva un Patto che tenesse in considerazione i temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale, ma che soprattutto desse ai giovani un ruolo di centralità – ricorda il Direttore Generale dell’Ispra Maria Siclari – Ci dà la possibilità di trattare tematiche di ampio respiro per impostare politiche che ricadranno sui giovani e sulle generazioni future. È importante renderli subito protagonisti di un processo di cambiamento”.
Tante le testimonianze dei giovani cui, dal palco dell’Oratorio San Filippo Neri, teatro dell’incontro, si è rivolto anche il cantautore Giovanni Caccamo, con parole intese a stimolarli per prendere in mano il proprio futuro. Tra gli interventi dei ragazzi, significative le testimonianze di Pietro Salussoglia e Ludovica Chiarelli, che lo scorso aprile hanno preso parte al G7 di Torino in occasione degli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani sostenuti dalla Regione Piemonte.
Dovremmo portare il testo del “Patto sul Futuro” in discussione nelle scuole, nelle università, nei consigli comunali, nei consigli di fabbrica, nei consigli di amministrazione, ovunque – ha dichiarato Luigi Di Marco, esponente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – Altrimenti non avrebbe senso andare a New York per sottoscrivere degli atti che poi rimangono nei cassetti. È importante che la società civile impari a conoscerlo per chiedere conto ai governi su che cosa stiano facendo per applicarlo.”
Buona pratica molto interessante in questo senso l’esperienza del liceo TRED, riportata da Arianna Notaristefano, Project Manager Centro ELIS, un liceo quadriennale di nuova concezione nel metodo e nei contenuti, progettato dal consorzio ELIS insieme a scuole, imprese e università per sviluppare negli studenti le competenze del futuro e far vivere da protagonisti la transizione ecologica e digitale.