VERONA – Carmen, quarto debutto del 97° Opera Festival, è l’opera più amata all’Arena di Verona insieme alla verdiana Aida. Sabato 6 luglio il capolavoro di Bizet è pronto a conquistare l’anfiteatro veronese nella visione cinematografica di Hugo de Ana, con le coreografie di Leda Lojodice, le luci di Paolo Mazzon ed il projection design di Sergio Metalli.
Nel cast di stelle, spicca come libera e coraggiosa protagonista Ksenia Dudnikova che fa il suo esordio areniano con il tenore Martin Muehle come Don José. Dopo anni di assenza arriva l’attesa star Erwin Schrott come affascinante torero Escamillo, accanto a Ruth Iniesta come Micaela. Sul podio Daniel Oren, Direttore Musicale del Festival 2019.
Repliche: 10, 13, 18, 23, 27 luglio – ore 21.00; 2, 24, 27 agosto 2019, 4 settembre 2019 – ore 20.45
Un’impresa ardua e delicata, ha dichiarato Hugo de Ana, creare uno spettacolo originale per Carmen all’Arena di Verona, dopo oltre vent’anni in cui si è fissato nell’immaginario del pubblico l’allestimento di Franco Zeffirelli. Il regista, scenografo e costumista argentino ha così collocato la vicenda in un momento storico cruciale: la Spagna degli anni ’30 del Novecento agitata da grandi cambiamenti che portarono dalla Repubblica al Franchismo. Con una regia dettagliata e d’impatto cinematografico, le scene e i costumi dai toni seppiati mettono al centro i personaggi, a cominciare da Carmen, donna desiderata da tutti ma talmente libera e coraggiosa da suscitare turbamento in chi la incontra. Sarà così per Don José, che prima per amore e poi per cieca gelosia arriverà ad un disperato, drammatico confronto nella plaza de toros fedelmente ricreata sul palcoscenico areniano.
La conturbante sigaraia dal sangue gitano è Ksenia Dudnikova, uzbeka di natali e russa di formazione, per la prima volta all’Arena di Verona nel ruolo in cui più ha riscosso consensi a Mosca, Ekaterinenburg, Dresda, Parigi, Londra. Con lei debutta in anfiteatro anche il tenore Martin Muehle, già applaudito al Teatro Filarmonico in Turandot e reduce da una fortunata tournée italiana come Andrea Chénier. Il duttile soprano Ruth Iniesta, una scommessa vincente del Festival areniano 2018, torna nel primo cast come Micaela mentre, dopo il successo come protagonista del Don Giovanni mozartiano, torna in Arena il basso-baritono uruguayano Erwin Schrott come Escamillo, suo cavallo di battaglia.
Accanto alle conferme del 2018, come il Dancairo di Nicolò Ceriani, il Remendado di Roberto Covatta, la Mercédès di Clarissa Leonardi, lo Zuniga di Gianluca Breda, debuttano in Arena i giovani Karen Gardeazabal come Frasquita e Italo Proferisce come Moralès. Sul podio torna Daniel Oren, Direttore Musicale del Festival 2019, alla guida dell’Orchestra areniana, del Coro preparato da Vito Lombardi, con il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino, numerosi mimi e figuranti e con i giovanissimi componenti del Coro di Voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani.
Prezzi: da 22,50 a 208 euro.
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Foto: Arena di Verona, Carmen ©Foto Ennevi/Fondazione Arena di Verona.